Latitanti al Grand Hotel

Latitanti al Grand Hotel Per anni i boss ricercati hanno trovato rifugio nel più prestigioso degli alberghi di Palermo Latitanti al Grand Hotel In manette l'ex direttore di Villa Igiea PALERMO. Mafiosi al Grand Hotel per trascorrere la latitanza. A Palermo i boss erano di casa a «Villa Igiea». 11 più prestigioso degli alberghi cittadini, realizzato sul mare. Lo hanno sostenuto gli agenti della squadra mobile che hanno arrestato il direttore dell'hotel, Franco Arabia, 60 anni, con l'accusa di associazione mafiosa. Grazie alla sua compiacenza i capimafìa, ricercati dalla polizia, si rifugiavano nelle stanze liberty dell'hotel, mentre i boss della zona ne avevano ricavato un circolo privato dove riunirsi ogni sera, e discutere gli affari della cosca. Tutto ciò si sarebbe svolto fino a due anni fa, quando la gestione dell'albergo e cambiata ed Arabili è stato licenziato. L'ex direttore è tino degli esponenti di vertice della massoneria di Palazzo Giustiniani e in questi giorni era in corsa per entrare a far parte della «squadra» del nuovo Gran Maestro d'Italia. Il provvedimento di custodia cautelare del gip di Palermo ha ricordato anche un altro dipendente dell'hotel, Antonino Di Giovanni, ufficialmente bagnino, ma con funzioni di braccio destro del direttore, il quale, avrebbe contrattato assunzioni, deciso licenziamenti, scelto persino «sconti particolari» da applicare ai banchetti nuziali dei mafiosi. Primo fra tutti quello del boss Leoluca Bagarella. Storie raccontate da quattro collaboratori di giustizia, che hanno messo in luce il vero volto di Ara¬ bia, l'ex direttore che faceva professione di antimafia quando, con le stanze piene di giornalisti provenienti da ogni città d'Italia, in occasione di grandi processi o mega-blitz mafiosi, dichiarava: «Sarei certamente più felice se il movimento della clientela avesse moti¬ vazioni diverse dai processi, dalle stragi o dai grandi omicidi di mafia». Si scopre, cosi, che il «Grand Hotel Villa Igiea», prediletto da tutti i vip di passaggio a Palermo, era a completa disposizione delle famiglie maliose Galatolo e-Madonia, che per anni hanno regnato sui mandamenti dell'Arenella e di Resuttana. Gli inquirenti rivelano che i saloni principali, capolavori dello stile liberty, ristrutturati tra il 1898 e il 1901 dall'architetto Ernesto Basile e decorati dal pittore Ettore De Maria Bergler, erano aperti tutte le sere ai boss, ma anche ai latitanti dei due clan mafiosi, così come il piano-bar sulla terrazza che guarda il porticciolo dell'Arenella. Per i boss nessun pericolo. «Quando c'era "odore di sbirri " spiegano gli inquirenti - gli amici venivano avvisati e si toglievano di mezzo». L'albergo è stato recentemente acquistino dalla società Acqua Pia Acqua Marcia, gestita dalla Touring Hotel. A cederlo e stato il Banco di Sicilia. Per anni l'istituto di credito siciliano ha utilizzato l'albergo come una sorta di «dépendances, non solo dei vertici della stessa banca, ma anche dei big della politica, dai quali la gestione dell'istituto sostanzialmente dipendeva. Il longevo presidente Ciro De Martino, ad esempio, negli anni 70 aveva fatto di Villa Igiea «la propria casa», vi abitava e riceveva ospiti. Affacciata sul golfo di Palermo, ai piedi di Monte Pellegrino, Villa Igiea fu costruita tra la line del Settecento e l'Ottocento dai Florio, leggendaria famiglia di industriali, con interessi tra i più disparati. Donna Franca Florio in «Villa» aveva il proprio salotto, ospitava anche le teste coronate d'Europa e riceveva con inimitabile stile, talvolta adornandosi di una collana con 365 perle, una per ciascun giorno dell'anno. Dopo il tracollo dei Florio, Villa Igiea andò all'asta, e il Banco di Sicilia se ne impadronì. Lirio Abbate Nell'edifìcio dove la famiglia Florio riceveva i re d'Europa si facevano «sconti particolari» per i banchetti nuziali di Cosa Nostra Giovanni Arabia, ex direttore dell'albergo Villa Igiea (foto a lato) arrestato ieri. Secondo gli investigatori alcuni esponenti di spicco della cosca dei Madonia. durante la loro latitanza, erano nascosti nel famoso hotel

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