C'è una via dedicata a De André ma Genova ha dimenticato Tortora

C'è una via dedicata a De André ma Genova ha dimenticato Tortora Polemica in Comune: al cantautore la passeggiata dell'Expo C'è una via dedicata a De André ma Genova ha dimenticato Tortora GENOVA. Il sindaco annuncia in pieno Consiglio comunale che l'attuale passeggiata a mare dell'Expo verrà intitolata a Fabrizio De Andro, domandando una speciale deroga ministeriale rispetto all'obbligo di legge di un intervallo di dieci anni dalla morte. V. i radicali che chiedono una strada o una piazza per il genovese Enzo Tortora fin dal IÌJ maggio 98, decennale della sua scomparsa, aspettando ancora ima risposta, protestano: «Ci hanno rifiutalo il piazzale davanti alle carceri, che ci sembrava particolarmente significativo, ci hanno dato un elenco di passi carrabili, zone all'estrema periferia cittadina, nessuno ci ha mai informato di luoghi disponibili nell'area centrale e frequentate dell'Expo». Paolo Villaggio, amico strettissimo di De Andre; lino all'ultimo, ma negli anni antichi della coni- pagnia goliardica Baistrocchi compagno di scrittura e di recitazione di Tortora (entrambi, Enzo e Fabrizio, stroncati da un tumore), non ha dubbi: «Bisogna entrane nella testa cattolica di certo comunismo militante». E spiega: «Chi ha mai intitolato un vicoletto a Pier Paolo Pasolini, in Friuli o a Roma? Eppure Pasolini è stato il più grande polita, filosofo e pensatore liberal della nostra epoca. Non ha mai ricevuto un riconoscimento da nessuno, questo è terrificante. Ma Pasolini era contro Lutti e veniva considerato soltanto un omosessuale. Tortora non era schierato ed è stato additato come un infame camorrista facendo il gioco, peraltro tipico, di chi voleva sviare un'inchiesta coinvolgendo un insospettabile». Quindi? «Quindi il Comune di Genova, espressione di una piccola città di provincia, ha sposa- to la causa popolare di successo, rende omaggio all'eroe che ò morto giovane, nel pieno della fama, che ha richiamato una folla ai funerali quasi di Stato». «In quanto ai genovesi - prosegue Villaggio - non hanno mai amato molto il loro concittadino Tortora, si fanno piuttosto catturare da qualche parola di dialetto. Certo che bisognerebbe intitolare una strada a Enzo Tortora, per quanto ha sofferto lui e per quanto ha sofferto la sua famiglia. Ma chi sono io per lanciare appelli, per puntare una donchisciottesca lancia contro gli schematismi morali di chi segue la grande corrente di un "grande Paese"?». la. pie.] Fabrizio De Andre

Persone citate: Baistrocchi, De André, Enzo Tortora, Fabrizio De Andro, Lutti, Paolo Villaggio, Pasolini, Pier Paolo Pasolini

Luoghi citati: Comune Di Genova, Friuli, Roma