«Pupillo copre i suoi complici»

«Pupillo copre i suoi complici» Dal carcere scrive due lettere ai fratelli, al piccolo dice: non prendermi come esempio «Pupillo copre i suoi complici» Il gip: e preparava la fuga BARI. Duo chiavi. Uno zainetto bruciacchiato. I brandelli dei vestiti che Maria Pia indossava Nello mani degli investigatori ci sono le prove contro Giovanni Pupillo, 21 anni Ha ammazzato l'ex fidanzata Maria Pia Labianca soffocandola Poi, per depistare le indagini, l'ha colpita al petto con un coltello per inscenare un rito esoterico. Ma il caso non e chiuso. Il giudice crede che la verità sia parziale ed è convinto che Pupillo deve restare in carcere E' un soletto pericoloso, potrebbe inquinare le prove, tentare la fuj;a e, soprattutto, coprire i complici. Pupillo ha inviato due lettere, una al fratello tredicenne al quale e molto legato, l'altra al fratello di Ifi anni. Nella prima scrive: «Non prendere me come esempio, non devi vantarti DÒ vergognarti del fatto che io sto in galera». L'impressione e che il caso di Maria Pia Labianca, la studentessa ventenne uccisa a Gravina in Puglia la sera di mercoledì 24 febbraio, possa riservare nuove, clamorose sorprese Polizia, carabinieri e pm vogliono incastrare chi ha aiutato l'assassino Nell'ordinanza con cui ha convalidato il fermo nonostante; la sua ritrattazione, il giudice por l'udienza preliminare Ludovico Vaccaro descrive Pupillo come una persona dotata di «una capacità criminale di rilevantissimo spessore, una personalità senza scrupoli, tenace nel perseguimento (lei suoi obiettivi (riminosi, lucida e pervi¬ cace nel tentativo di procurarsi l'impunità». Un violento che per gelosia aggredì un ragazzo e gli fratturò il braccio «perché aveva guardato Maria Pia in modo insistente». Secondo il giudice, Giovanni Pupillo potrebbe inquinare le prove, fuggire. Aveva già pensato di farlo, poi decise di restare «per fugare ogni sospetto, per rafforzare l'idea della sua completa estraneità alla vicenda». Ma soprattutto potrebbe coprire eventuali complici. E gli investigatori pensano che ci siano stati. Determinanti saranno i risultati del test del Dna disposto dal pm De Bari sui capelli trovati sul corpo e sotto le unghie di Maria Pia. Ieri gli inquirenti hanno tenuto un incontro per approfondire questo aspetto. Gli interrogativi: solo Pupillo e il fratellino sapevano? Il corpo di Maria Pia è stato trasportato solo ria loro due? Nell'ordinanza, Vaccaro rileva che «l'attività di depistiggio e il tentativo di guadagnarsi l'impunità hanno trovato nell'ambiente familiare terreno fertile su cui svilupparsi» Se il padre di Pupillo parla solo attraverso l'avvocato della famiglia («Mio figlio non può avere fatto questo»), lo zio Michele aggiunge una testimonianza che sembra sostenere le conclusioni cui sono giunti gli investigatori: «Mi hanno confermato tutto quello che hanno latto», ha detto al GrKai, riferendo di un colloquio col fratello minore di Giovanni, Alla domanda: Gio¬ vanni è l'assassino?, lo zio risponde: «Sì, perché ho parlato con quello più piccolo». E questa dichiarazione entra in un'indagine che ha alcuni capisaldi. Il principale: Pupillo non ha mentito. Ha raccontato di avere fatto un falò degli indumenti di Maria Pia. E gli investigatori hanno ritrovato bruciacchiati il telefonino della ragazza, i suoi indumenti e, in fondo a un pozzo, uno zainetto anch'esso semibruciato. Anche due chiavi di casa Labianca sono state ritrovate grazie alle indicazioni di Pupillo. Nonostante siano state buttate nel fuoco, sono ancora utilizzabili. Riescono ancora ad aprire la porta di casa Labianca. Mancano ancora il coltello, le scarpe, il lenzuolo in cui è stato avvolto il corpo. I dubbi sono piuttosto sulla ricostruzione, poiché non coincidono perfettamente le parole di Pupillo e quelle del fratellino. Pupillo dice di avere ammazzato Maria Pia in auto, il fratello ha riferito di averlo trovato in casa mentre piangeva sul corpo. Pupillo racconta di averla strangolata e dopo poco colpita al petto con un coltello portandola in una cripta di una chiesa sconsacrata, il fratello dice di averlo aiutato a trasportare il corpo che solo due giorni dopo sarebbe stato colpito col coltello. Il tribunale per i minorenni ha disposto il suo trasferimento in un comune non pugliese. Sandro Tarantino Giovanni Pupillo con lo zio Michele al funerale di Maria Pia Labianca

Luoghi citati: Gravina In Puglia