Bioy Casares l'altro Borges di Angela Bianchini

Bioy Casares l'altro Borges Lo scrittore argentino è morto a 84 anni Bioy Casares l'altro Borges BUENOS AIRES O scrittore Bioy Casares è | morto a 84 anni in una cli■ I nica di Buenos Aires, jyj Parlare di Adolfo Bioy Casares significa rievocare un grande e poliedrico scrittore: prima di tutto colui che con l'amico Jorge Luis Borges e la moglie Silvina Ocampo, pubblicò quell'Antologia della letteratura fantastica del 1940, che rivoluzionò la letteratura argentina, arenata sugli scogli gdel realismo o del folklore. Poi, l'autore di romanzi sospesi tra il fantastico e il poliziesco, scritti sempre con Borges nella simbiosi strettissima che sfociò nel nome fittizio e camuffato di Biorges: Sei, problemi per Don Isidro Parodi (1942), Un modello per la morte, (1946), Cronache di B D di Bustos Domecq (1967). C'è poi, in Bioy Casares, il romanziere che aveva scritto, fin dal 1941, L'invenzione di Morel (Bompiani, 1966), 7/ sogno degli eroi, nel 1954, (Bompiani, 1968), Diario della guerra al maiale del 1969 (sempre Bompiani, 1971), Dormire al sole del 1973 (Bompiani, 1979). A differenza delle «finzioni» borgesiane, questi testi di Bioy Casares sono stati giustamente definiti «fantastiche invenzioni», manipolate da un autore demiurgo che forgia «le entità romanzesche, esseri artificiali... validi e vitali soltanto nell'ambito del racconto». Ma parlare di Bioy vuol dire anche evocare il protagonista di una grande stagione letteraria, quale si sviluppò in Argentina negli Anni 30 e 40, in difesa della libertà e dell'antifascismo, e in aiuto agli scrittori esuli dall'Europa; il tutto intorno alla rivista Sur, diretta da Victoria Ocampo. La conferma della complessità della vita e dell'opera di Bioy Casares è venuta assai tardi: quando lo scrittore, ormai malato, ha cominciato a scrivere le sue memorie, fino a oggi non tradotte in italiano: un primo volume, Memorias, del 1994, poi De jardines ajenos {Giardini estranei), del 1997, e, infine, Una magia modesta. Qui l'autore riuniva un gruppetto di racconti brevi ma splendidi, pervasi dalla gioia di tirar fuori quanto c'è di insolito nella quotidianità degli atti e delle cose. Bioy Casares era nato nel 1914 a Buenos Aires, da antenati francesi, h bhi ma anche baschi, radicatisi all'inizio del secolo scorso nella «patria hermosa»: genealogia militaresca e gaucho, estancias sterminate con cani e cavalli, e il fascino parigino di Buenos Aires. Lì Bioy, adoratore precoce della bella madre, altrettanto precocemente si era rive lato homme à femmes, esperto di bellezze femminili. Le sue Memorie, tutto sommato disuguali per le «intermittenze di cuore» di marca proustiana, riflettono una vita altrettanto singolare in cui trovò posto non soltanto il sodalizio con l'amico e maestro Borges, più anziano di lui di quindici anni, ma anche il matrimonio con la grande ma eccentrica scrittrice Silvina Ocampo, anch'essa più anziana. Al sodalizio di Bioy con Silvina dobbiamo oltre all'Antologia, un curioso romanzo, Chi ama, odia (Einaudi, 1988) dove, fin dal 1946, questi due maestri del «poliziesco», allora giovani sposi, si cimentavano a inventare trame perfette (e gelide) in odio alla voga dei romanzi psicologici. Negli ultimi anni, Bioy Casares aveva ricevuto un grande riconoscimento, Il Premio Cervantes, concessogli, in Spagna nel' 1991, ma ha sofferto anche la perdita di Silvina e della giovane figlia Marta. Angela Bianchini Adolfo Bioy Casares

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