Agnelli, elogio del capitalismo familiare
Agnelli, elogio del capitalismo familiare 1100 mm della fiat Agnelli, elogio del capitalismo familiare Il presidente d'onore della Fiat Giovanni Agnelli, presentando al Lingotto le iniziative per il centenario, ha ricordato cosi un secolo di vita della maggiore industria italiana. CREDO che Li prima cosa da ihrc sia anche l.t più doverosa: è innanzitutto un ringraziamento a Torino. I.i città nella quale in virtù di un terreno (ertile di sapere tecnico, professionale e di valori forti, la Fiat lia posto le sue radici traendone solidità che dura tuttora, anche nella sua dimensione di azienda mondiale Un ringraziamento lo vogliamo rivolgere alle centinaia di migliaia di persone - dipcn d ii denti, impiegati, operai, nostri e dei nostri tornitori - che la storia della fiat hanno tatto con il loro lavoro, con la loro intelli genza, con la loro dedizio ne. 1:. l'hanno fattaottenen done molte .soddisfazioni, ma - come sempre accade in vicende cosi lunghe [lassando anche per momenti duri. Che non sono certo stati pochi. Ma evidentemente, se siamo qui a parlarne, hanno avuto la capacita di superarli. Questa tradizione di uomini dura ancora oggi, in tutti coloro che stanno costruendo il futuro dell'azienda. l.a mia vita coincide più o meno per tre quarti con i tempi della vira della fiat. Ho avuto il privilegio di seguire in modo diretto la ston.i dell'azienda partecipando ai suoi eventi e alle sue vicende almeno dal '39. Ricordo bene quando venne Mussolini ad inaugurare Mirafiori. Ilo vissuto i momenti diffìcili della guerra e del dopoguerra. In quegli anni la Fiat tu un ancoraggio per la società locale, la sua (orza di grande impresa le consentì di tenere insieme quelle due grandi risorse la produzione e il lavoro - che l'impoverimento de! Paese e la guerra civile rischiavano ili disperdere. Giovanni Agnelli CONTINUA A PAG. 23 PRIMA COLONNA Giovanni Agnelli
Persone citate: Agnelli, Giovanni Agnelli, Mussolini
Luoghi citati: Torino
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