I retroscena del capolavoro di Lorenzo Soria

I retroscena del capolavoro I retroscena del capolavoro Litigi, follie, amplessi: per 19 mesi IN SEGRETO MARTEDÌ' LOS ANGELES ARTEDT 2 marzo, cinque giorni prima della morte di Stanley Kubrick, i due co-presidenti della Warner Brothers 'ferry Semel e Bob Daly si sono fermati insieme con Tom Cruise e Nicole Kidman in una salet.ta di proiezione nel palazzo della 'l'ime-Warner a Mannhatlan. Da Londra, a bordo di un aereo privato, era appena arrivata una copia non ancora terminata ma già in fase avanzala di montaggio di «Eyes wide shut», l'ultimo film di Kubrick. Non fidandosi nemmeno dei due protagonisti e dei due signori che gli hanno finanziato il suo ultimo lavoro, il regista aveva richiesto e ottenuto che la copia del film venisse affidata subito dopo la proiezione a un suo rappresentante e quindi rispedita immediatamente a Londra. Per commentare il film, 'he sarà estremamente esplicito sul piano sessuale e che viene anzi descritto come il più hard mai prodotto da uno dei grandi studios, Terry Semel ha atteso domenica, poche ore dopo avere appreso della scomparsa del regista che ci ha dato «11 dottor Strana more» e «2001 : Odissea nello spazio». E, in linea con il desiderio di segretezza e di mistero di Kubrick, è stato molto parco di parole. «Siamo assolutamente estatici», si è limitalo a dire. «Il film e incredibile». «Eyes wide shut» e salvo, dunque. E ora come ora, l'uscita prevista per il 16 luglio, verni rispettata. Signifca che il film verrà presentalo al pubblico a oltre due anni dall'inizio delle riprese e a quasi venti anni da (piando Kubrick prese in mano «Traumno ville» di Arthur Schnitzler. Un giallo psicosessuale scritto nel 1926 (! ambientato nella Vienna Anni 20, la storia di un una coppia di dottori, Fridolin e Albertino, che si lascia andare a ogni tipo di sperimenta/ione sessuale con i propri pazienti e che Kubrick, nel corso di una delle sue rare interviste, descrisse cosi: «Esplora l'ambivalenza sessuali; di un matrimonio felice». Lira il 1986 e da allora Kubrick non ha mai più detto in pubblico una sola parola su questo progetto, E' sempre stato il suo stile: lavorati; in segreto, mantenere il mistero di un film sinché e pronto per la presentazione al pubblico Avesse potuto, Kubrick avrebbe anche fatto a meno di annunciare che nel novembri; del '96 aveva final¬ mente iniziato le riprese e che la parte dei due protagonisti era stata affidata a due attori che sono anchi; marito e moglie nella vita privata, Tom Cruise e Nicole Kidman appunto. Spiegò loro che erano legati al segreto come tutti gli altri, che non avrebbero potuto rivelare niente alla stampa, ai loro amici, a nessun altro. E quanto dureranno le riprese, chiesero i due timidamente? Questa volta, rispose Kubrick, sarebbe stato veloce: in 13 settimane avrebbero potuto fare ritorno a I lollywood. Come con tutti gli altri film di Kubrick, la lavorazione ò invece durala molto di piti del previsto, li' andata avanti per 19 mesi ed è diventata un film nel film, uno psicodramma che ha finito per toccare e cambiare la vita di tutti quelli che ne sono stati coinvolti. Kubrick, che ha scritto la sceneggiatura, ha voluto ambientare il romanzo di Schnitzler in una New York contemporanea e prenatalizia. Ma Kubrick non ama viaggiare, anzi gli piace girare il più possibile in interni. Alla fine del '96 convoca dunque il cast ai Pinewood Studios, alle porte di Londra, dove ricrea Manhattan. Ci sono i coniugi Cruise, ci sono Harvey Keitel e Jennifer JasonLeigh, ci sono Alan Cumming e Lelee Sobieski. E tutti apprendono presto che più che a fare un film sono stati chiamati ad una prova di resistenza fisica e psichica. Cruise, per esempio, ha dovuto ripetere 95 volte la semplice ripresa dell'attraversamento di una porta. Ogni scena ha richiesto settimane, ma né lui né la moglie si sono mai lamentati. «Sono qui per fare ciò che vuo¬ le Stanley, per aiutarlo a realizzare la sua visione», ha detto lei. Altri non ce l'hanno fatta. Richiamata per rifare delle riprese Jennifer Jason-Leigh, ha comunicato che doveva fare un nuovo film con David Cronenberg. Kubrick ha allora buttato via tutte le scene con lei e ha chiamato al suo posto Marie Richardson, una decisione che è costata da sola sui dieci milioni di dollari. Poi, se ne è andato anche Keitel, sostituto dall'attore-regista Sidney Pollack, e qui ci sono due versioni. C'è quella diffusa dall'attore, il quale esasperatao dalle inutili e vane attese avrebbe detto basta. Poi c'è quella che viene dal set, secondo la quale Keitel nel corso di una scena di sesso con la Kidman si sarebe eccitato così tanto che l'attrice sarebbe rimasta disgustata. E avrebbe ottenuto la sua testa. Per lavorare con Kubrick, Cruise e la Kidman hanno trasformato le loro vite. Hanno iscritto i due figli in scuole inglesi e stanno pensando di lasciare Los Angeles e trasferisi a Hollywood. Lei, su suggerimento del regista scomparso, è tornata al teatro, dove ha trionfato in un altro lavoro di Schnitzler, «The blue room». E lui, impegnato per due anni in un solo film, ha perso una cifra attorno ai 60 milioni di dollari. Ma non ha mai avuto un solo momento di ripensamento: «So che è difficile crederlo, ma ci sono cose elio non fai per i soldi», sostiene. «Ho avuto la possibilità di lavorare con Stanley Kubrick e di imparare da un genio. E quello è stato il mio premio». Lorenzo Soria

Luoghi citati: Hollywood, Londra, Los Angeles, Manhattan, New York, Vienna