Allarme smog, la parola ai cittadini

Allarme smog, la parola ai cittadini La mappa delle strade più pericolose d'Italia: a Napoli un morto ogni due chilometri Allarme smog, la parola ai cittadini Legambientepropone un referendum anti-trajfico ROMA. Traffico in città diventa sinonimo di smog. Legambiente lancia l'idea di un referendum popolare nelle città italiane il 13 giugno, il giorno delle elezioni europee e del rinnovo di molte amministrazioni locali. «La parola - dice Ermete Realacci, presidente di Legambiente - deve tornare ai cittadini, il traffico è una delle emergenze quotidiane che li coinvolge direttamente. Il popolo inquinato ha diritto a far sentire la propria voce». La raccolta di firme per inebri: il referendum avverrà il 20 e il 21 marzo. Che sia necessario un netto cambiamento di rotta nelle politiche della mobilità, per Legambiente, lo dimostrano i dati: 30 milioni di automobili circolanti (una auto per 1,8 abitanti bambini compresi) con il record di Aosta che ha 3 auto ogni 4 abitanti e Roma con G2 auto per 100 abitanti; il rischio per chi vive in città di ammalarsi di tumore alle vie respiratorie 6 maggiore del 20-40% rispetto a chi vive in campagna; 2432 casi aggiuntivi di leucemia causata dal benzene; più di 2500 morti per incidenti sulle strade urbane. Plaude all'iniziativa il ministro dell'ambiente fido Ronchi, «Utile sottolinea Ronchi- non solo per denunciare il problema, ma per individuare soluzioni ed iniziative per cominciare a risolverlo: iniziative che sono note, spesso previste dalla normativa vigente, ma ancora poco attuale». Congestionate dal traffico ed avvelenate dai gas di scarico, le grandi città italiane accolgono favorevolmente il referendum anti-smog, «Sono convinto che se venissero indetti, i referendum verrebbero vinti in tutte le città dal "partito anti-traffico" - ha detto l'assessore al Traffico di Napoli, Massimo Paolucci - perchè la gente non ne può più dello smog che respira quotidiamente». Anche Torino vede di buon occhio l'iniziativa di Legambiente. «Già nell'89 ha detto l'assessore all'Ambiente, Gianni Vernetti - in città si è tenuta una consultazione popolare sull'introduzione delle zone a traffico limitato e pedonali, che ha avuto come effetto la realizzazione della prima zona a traffico limitato della citta». Piace anche a Verdi e Rifondazione il referendum. «E1 un modo efficace per rendere finalmente centrale il tema della qualità della vita nei centri urbani», ha detto il deputato verde Massimo Scalia. «La proposta - ha aggiunto Roberto Musacchio, responsabile Ambiente di Prc - è senz'altro buona e va appoggiata; si tratta di fare scelte chiare a favore del trasporto pubblico e collettivo che non viene purtroppo promosso ed al contrario subisce le logiche della privatizzazione e dei tagli». Auto e smog, ma anche auto e strade-killer, dove gli incidenti, spesso mortali, sono sempre in agguato. Sono dieci, tra tangenziali, circonvallazioni e raccordi: le ha individuate «M&T». la newsletter del gruppo Fiat, che sottolinea come nel 1997 sono stati ben 4 gli assi di grande collegamento metropolitano che hanno presentato indici di mortalità con un decesso ogni meno di 2 chilometri, contro una sola strada (A24 di Roma) nel 1991. La prima strada metropolitana da evitare ò l'attraversamento urbano di Napoli (A3) in cui nel 1997 si è contato un morto ogni 1,5 chilometri e che ha «strappato» il primato 1991 delle vittime al tratto urbano dell'A24 di Roma che ora ò terza con un morto ogni 1,7 chilo¬ metri. Al secondo posto di questa classifica della mortalità, la tangenziale di Messina con 1 morto ogni 1,6 chilometri e al quarto la tangenziale Est di Milano con un morto ogni 2 chilometri. In questa top ten delle «lamiere contorte» ci sono altre due strade di Roma (il Grande raccordo anulare e la statale Appia); un'altra strada di Napoli (la tangenziale Est-Ovest), un'altra strada di Milano (tangenziale Ovest) e poi ancora il raccordo per Caselle a Torino e la statale 114 bis di Mestre a Venezia. [r. cri.J Il rischio per chi vive in città di ammalarsi di tumore alle vie respiratorie è maggiore del 20-40% rispetto a chi abita in montagna o in campagna chilometri in médta ayvlerié un incidente mortola a 13 ■ NAP@U M&91MA 80fi*A * A3 W,EH. ff^^fi

Persone citate: Ermete Realacci, Gianni Vernetti, Massimo Paolucci, Massimo Scalia, Roberto Musacchio, Ronchi