[tecnostoria]

[tecnostoria] [tecnostoria] VOLTA non inventò la pila per chissà quale altisonante motivazione scientifica; voleva solo dimostrare che Galvani si sbagliava. Così, alla fine del '700, Volta passò molti mesi chiuso nel suo laboratorio, deciso a dimostrare che che gli studi di Galvani sulla presunta «elettricità spontanea» dei nervi delle rane erano un bluff e che le zampe delle rane si contraevano solo perché toccate con un determinato tipo di metallo. Alla fine non ci riuscì, ma il 20 marzo del 1800, alla Royal Society di Londra, presentò una nuova invenzione, la «pila elettrica», una sene di dischetti di rame e zinco alternati e separati da altri dischetti di panno inumidito. Facendo entrare in contatto le due estremità avveniva, come nelle rane, la tanto misteriosa scossa elettrica. Da allora poco è cambiato e radioline, walkman e interi sistemi hi-fi, videocamere e piccoli tv a cristalli liquidi funzionano grazie alla cocciutaggine di Volta, (continua) [Andrea Vico] Quali tipi di batterie esistono? Quali sono le differenze7 Come si scelgono? Comesi mantengono in efficienza? Iniziamo un piccolo viaggio nel mondo delle batterie, che ci porterà, nelle prossime settimane, a scopi ir ne segreti e funzionamento, per imparare a usdilc sempre meglio. Dopo le batterie, tra l'altro, Volta non inventò più nulla Errori voltaici. Volta voleva dimostrare che Galvani si sbagliava

Persone citate: Andrea Vico, Galvani, Volta

Luoghi citati: Londra