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GALLERIA ES GALLERIA ES Quei «pomodori assassini» tra pop art e surrealismo ()N sono poi cosi brutti i dipinti esposti alla Calle ria Es, nonostante il titolo della mostra, «La verdetta dei pomodori assassini», sia la citazione di un film-spazzatura, o meglio «trash», scelto dal curatore ' uca Beatrice come slogan emblematico per identificare una nuova tendenza pittorica dallo stile fumet tistico e kitsch, che mixa pop art e surrealismo Espongono una dozzina di giovani aiiisti che, per contrastare l'ermetismo minimalista e concettuale, hanno deciso di ispirarsi ai cartoons «• n 1 >ali Il più surreale è il palermitano Fulvio Di Piazza, ma anche : suoi concittadini Andrea Di Marco e Fabrice Di Nola non scherzano quanto a visionarietà psichedelica. Non meno allucinatorio è l'immaginario metropolitano di Sarah Bowyer, anglo-torinese. Sono torinesi anche Paolo Leonardo, che dipinge sopra i manifesti pubblicitari, trasformando i sorridenti testimonial in inquietanti cyborg, i! Carlo (jaltìone che sceglie come soggetto operazioni di chinirgia estetica, facendo il verso alla body art della francese Orlan. La romana Alessia Parenti raffigura donni! anoressiche, spettrali; storie' di donne-bambola racconta, con sarcasmo, la tedesca torinese d'adozione Elke Warth. Prende spunto dai fumetti di Diabolik il livornese David Sedi, dalla grafica dei videogames Mario Consiglio, dal cinema noir Max Rohr, dai film di 007 Giovanna Picciau. La mostra si chiude con la partecipazione straordinaria del newyorchesi! Mark Kostabi, precursore di questa Had painting. |g. ci Es, via San Domenico 5 Martedì-sabato 16-19,30; sino al 13 3 n