PROFUGHI DIMENTICATI

PROFUGHI DIMENTICATI PROFUGHI DIMENTICATI // dramma dei Paesi dell Est nelle conferenze delle Adi S'intitola «Gente come noi, anzi profughi» il ciclo di conferenze organizzato dall'Associazione Facciamo Pace, in collaborazione con le Adi, Percorsi di Pace e Collettivo Azione Pace. Mercoledì 10 marzo si parla dei serbi in Kossovo e Vo|vodina; il I 7 marzo «Macedonia: prima della pioggia?» e il 24 marzo «Albania: crocevia della disperazione e ponte per l'Italia» Gli incontri si svolgono in via Pei ione 3 bis alle ore 20,45. Info 01 1/561 20 12 Iprofughi sono un'arnia. Tutti gli esercito del mondo, attaccando, hanno sempre messo in conto l'utile servizio che i civili terrorizzati in fuga davanti a distinzione e atrocità accuratamente predisposte ren- • dono loro in termini di impedimento al movimento dei rinforzi del difensori!. Casomai non trottassero abbastanza, si può incalzarli a sciabolate con la cavalleria, una volta, o mitragliarli con aerei o elicotteri Oggi: le forze armate naziste lo fecero scientemente e con ordini scritti, ma nella storia antica e recente non sono stati i soli. Perché rinunciare a fare danno al nemico? Nelle guerre moderne, non dichiarate e «u bassa intensità» (chi ha inventato questa espressione non è mai stato sotto il fuoco delle armi moderne), i civili sono vittime predestinate, e il loro molo tattico nel conflitto e di fari! i profughi. La loro fuga e a volle anche lo scopo della guerra, si vedano le guerre croato-serbe, serbo-musulmane, croato-musulmane e serbo-albanesi in ex Jugoslavia dal 1991 ad og,gi. I profughi sono un affare. Lasciamo da parte i clienti degli scafisti albanesi, ben noti, e parliamo per esempio di serbi Agli inizi del l'J'JG, i serbi di Bosnia dovevano Lasciare celli quartieri di Sarajevo che gli accordi di Dayton destinavano ai musulmani. Nella fumosa hall dell'Hotel Bosnia di Sarajevo, il collega Federico Bugno de l'Espresso raccontava di una fregatura commovente nella sua geniale semplicità. I serbi dei quartieri dovevano andarsene, ma serviva loro il carburante. Questo si poteva acquistare solo in valuta dai miliziani serbo-bosniaci, soldati e mafiosi secondo antica tradizione balcanica. 1 presto ex serbi di Sarajevo, che possedè vano solo carta straccia, cioè dinari jugoslavi, perche la valuta pregiata era stata cambiata con le buone o le cattive per la causa della Granile Serbia, si procurarono marchi tedeschi e dollari vendendo elettrodomestici, stereo, tv e videoregistratori ai loro unici fratelli ortodossi disponi bili, i caschi blu ucraini dell'Unprofor, e ci pagarono la benzina ai fratelli combattenti. Certi profughi possono essere dei veri duri II pensiero va ai rifugiati dei campi afghani di Jalalabad, visti nel lontano settembre 1994. Vecchi, uomini, donne e bambini che non pian gevano e ti guardavano sucri dendo Ma il pensiero va anche alle donne croate del campo profughi di Karlovac che ne! luglio del 1995 tremavano al ricordo delle atrocità subite quattro .inni prima Che pena, pensavo, pero un mese dopo erano tutte corse a saccheggiare le case abbandonate dai serbi spazzati via dall'operazione Tempesta dell'esercito croato. Solidarietà tra profughi, meno di zero. La responsabile del campo, che un mese prima piangeva con le donne che stavo intervistando, mi disse brusca al telefono che «quegli animali ilei serbi avevano avuto quello che si meritavano». Giustizia era latta? Pan per focaccia, era, e a colpi di profughi: Oggi a ine, domani a te. Paolo dalla Zonca / ini •iionmr profittiti dttlK IISOII) Hill il Siili piccolo ll'iilni/l I mulesco lirilusi 37

Persone citate: Federico Bugno, Paolo Dalla Zonca, Vecchi