Sul filo della memoria

Sul filo della memoria Sul filo della memoria aturad! Renato Scagliola NONNO LUIGI Quella memorabile camminata in collina confinale a sorpresa SCRIVE Laura Siberino Crovella, torinese. «Oliando penso a mio papa, classi; \')i)2. lo ricordo felice (come il suo nome), iikmiLre sta dipingendo 'Vii plein air" un suo paesaggio inalino delle Cinque Terre <:ln: ani.iva tanto <; con l'immancabile siCaretta tra le labbra (veleno dice ancora adesso la mamma) Ricordo quando la domenica mattina, ancor bambina, mi prendeva per mano e mi accompagnava a visitare la galleria d'Arie Moderna e si sol fermava a lungo davanti ai quadri di Fontanosi facendomi osservare i vari passaggi di colon' e i risiili.iti sorprendenti dell'artista A me e a min fratello raccontava (Il lui bambino, ilei mimi Cincin infanl ili e delle birichinate con i suoi coetanei lungo i viali di corso Vittorio nei pressi di l'orla Nuova, dove abitava. Per noi era sciupi e un gran di veri imenlo ascoltarlo perché sapeva mettere t ulto in burletta, aggiungendo magari anche qualche particolare di t.intasi.i per colorire il racconto Arrivava poi a parlare del suo papa dal carattere pacifico; del suo modo di prendere la vita con la filosofia pili spie i mia anche nei moini'iit i in cui non c'era tanto d.i ridere, perché si faticava a mettere insieme il pranzo con la cena Mio nonno Luigi era nato nella seconda mela dell'ano, in quel di Masserano, ridente e verdeggiante paese del Biellese e ai>'i>ra min p.ipa mi dice va - in quei tempi la vita era davvero dura; la terra offriva quel poco per tirare avaut i alla meno peggio; le industrie l.i imi e li va ri Zegmi occ;), sarebbero ainvaie pm Lardi e avrebbero dato lavoro sicuro a intere famiglie, ma sino .ni allora l'or queste ragioni gli nomi ni lasci,ivano il loro paese, i lo io allei li ed emigravano a cei i in' un po' di lori una e un po' di certezza per il domani Mio nonno, ancora ragazzo, vale a due dodicenne, aveva seguito alcuni compaesani die si reca vano ni Svizzera nei pressi di Losanna e li aveva imparato li mestiere del calzolaio In seguito si era trasferito a Parigi dove aveva appreso un po' di francese, e ili questo si vanta va coi figli insegnando loro .1 cantare la Marsigliese. Fattosi adulto aveva preferito tomaie in Italia stabilendosi a 'l'orino dove aveva mes so su famiglia continuando a svolgere il suo mestiere. Allora erano poche le persone che potevano permettersi di tarsi lare le scarpe su misura, invece anche i benestanti di nobile levatura facevano risuolare 0 mettere rattoppi alla tomaia delle proprie calzat uri-, per cui il lavoro non mancava; era peto una gran fatica riscuotere il dovuto. E a questo proposito tra i vari aneddoti mio papa raccontava per esempio di quella volta che mio nonno, una domenica mattina, gli aveva chiesto se sarebbe stato contento di recarsi con lui a rendere una bella quantità di lavoro in una località della prima collina, dove- avrebbe riscosso una cifra con la quale andare avanti tutta la settimana. Mio papa entusiasta aveva acconsentito; partirono, e dopo il primo tratto in tram continuarono a piedi. Ad un certo punto del percorso si presento una di quelle belle osterie di una volta ila classica piola che adesso sta tornando di moda specialmente presso gli intellettuali, con Comini elettrici, acciughe al verde, frittate e Barbera), e a mio nonno venne la luminosa idea di entrare a fare uno spuntino con pane e salame e un buon bicchiere di vino, li sino a qui sembrava che tutto andasse per il meglio, invece arrivati a destinazione- avevano trovato soltanto la domestica che, ritirando le scalpi; comi; da ordine, disse al nonno che a saldare il conto sarebbe poi passato il suo padrone Il nonno che non aveva proprio previsto quel finale, rimase con un palmo di naso, tanto più che gli ultimi soldi li aveva spesi all'osteria. Ma con la sua serafica calma riprese a piedi la strada del ritorno, convincendo mio papa che in fondo una bella passeggiata avrebbe certamente giovato alla salute. In cuor suo pensava alle rimostranze della nonna, quando a casa avrebbe dovuto raccontare l'accaduto. Onesto e uno dei tanti episodi che mio papà ricordava di quel nonno che purtroppo non abbiamo conosciuto e che pur essendo vissuto in tempi difficili, aveva saputo prendete la vita sempre con una buona dose di buonumore Forse il suo modo di vedere li; cose gli faceva dire: «Oggi [nove, ma domani saia sicuramente sereno e brillerà il sole». W'Ih folti il iiniiiiii '.nini 1 un In nuiiiliv v 1 (Ino fiali Fi-liir <• il Immillila risiilo ih Intuirò

Persone citate: Barbera, Comini, Lardi, Laura Siberino Crovella, Renato Scagliola, Ricordo

Luoghi citati: Italia, Masserano, Parigi