L'ERNESTO DI WILDE

L'ERNESTO DI WILDE A SAN FILIPPO L'ERNESTO DI WILDE Commedia capolavoro per gli Artisti Associati E conosciuta come ™ «L'importanza di chiamarsi Ernesto» oppure come «L'importanza di essere onesto»: per un gioco ili equivoci su di un nome, Ernest (che si pronuncia come «earnest»), proprio come voleva Oscar VVilde che con questa commedia, rappresentata per la prima volta al St. James's di Londra nel 1H95, costruì il suo capolavoro teatrale. Adesso, con il secondo titolo, la ripropone all'Oratorio San Filippo il Gruppo Artisti Associati Teatro San Filippo per il cartellone «Una veletta, azzurro pallido», sabato 6 alle 21,15 e domenica 7 marzo con doppio spettacolo alle 21,15 ma anche alle 15,30. Paolo Trenta, che come sempre ha scelto e adattato il testo per i ragazzi del Gruppo, in questo caso Simone Schinocca, Fabrizio Feria, Melissa Dall'Oco nei ruoli principali, ha puntato soprattutto sull'estetismo di Wilde - chi non ricorda «Il ritratto di Dorian Gray»? - , ed ha reso brillantemente la compii cala vicenda fatta di equivoci costruiti su castelli di menzogne, che si inanellano gli uni sugli altri finche alla fine tutto si aggiusterà per il meglio, con tanto di lieto fine. (Inf. tel. 01 1 5411HH1. Ini. s.)

Persone citate: Dorian Gray, Fabrizio Feria, Melissa Dall'oco, Oscar Vvilde, Paolo Trenta, Simone Schinocca, Wilde

Luoghi citati: Londra