EZRAPOUND RADIO DELIRI

EZRAPOUND RADIO DELIRI EZRAPOUND RADIO DELIRI Le uircllire contri) f {itterica A radio fu 194 < parti m di prop. ni italiano del giorno» .i! Mario A die slei per: ■ niente h era il comiziante d'assalto, uomo di fanfara cantare inesistenti vittorie e tenere sii il «fi do a parole il nemico L'altro ora il furo d (•ambiato il corso della poesia moderna uo le. maestro di Joyce di Eliot, di William C accettato di tare lo stesso bassi Dll iii l li Delle I rnsmissioni ili Appelius, i ni ricorda tutto a partire dall'ori si» che tu il suo erido di batta glia, Dcll'immensamente più grande Potimi, quei messaggi da noi, non li ha ascoltati nessuno perche erano duetti al pubblico di oltre oceano Li possia ino leggere soltanto ucci per l'iniziativa ili Uh piccolo editore romagnolo, che ce li offre in una edizione un po' frettolosa, ma molto utile E scopriamo, con sorpresa, che tra i due .nitori al microfono non c'è quasi ditte lenza La stessa semplificazione di giudizio, la slessa eccita/ione di linguaggio, la stessa tendenza a sostituire il ragionamento con ( l'epiteto. Il fatto che gli epiteti i di Appelius fossero insulti da cortile, e quelli -iS^' di Pound, qua e la. conservassero il segno del poeta, non ne cambia di molto L " il significato 1 Solo più tardi ^ avremmo op preso i ho Appe bus era sano di mente, e Pi llllltl non pm il poeta del • Cantns». (pian do scoppio la seconda guerra mondiale, viveva in Italia da quindici anni, a Rapallo Alto intellettuale, pessimo politi co si era innamorato (lei t.l seismo, altri buiva a Musso bui il genio di Jefferson, che contrapponeva alla mediocrità ili Roosevelt, li ti ito «nelle mani dm banchieri ebrei» F. .ir cullò volentieri la proposta di parlare ai r ascoltatori di lingua inglese di davano ,lr>i) lire a conversa.'in ne, che finivano buona parte in i zra Poi, // poeta de I UH Sdi propafascista fril -/•'). linin spese di viaggio, per andare da Rapallo a Roma. Inizio nel gen naio I94l, cerco di sottraisi al rimpeg.no poi per tornare negli Staii Uniti, ma gli fu negato il visto ili rimpatrio. F la sua scel la di campo divenne definitiva nel momento peggiore II 7 dicembre l'I'll, giorno (li i'ear! llarbour, lui era la a parlare, dai microfoni dell'Asse Continuo tino al 2f\ luglio 1943 munire cadeva il fascismo, la radio tra smetteva l'ultima conversazione, Per i suoi connazionali era l'uomo schierato con il nemico e portava il nome di Pound, Furono questi discorsi che gli americani non seppero perdo nargli, dopo la guerra Leggendoli oggi, possiamo capirne li perche Sono testi ili parte scoli nessi, per noi pi ico comprensibili, pieni come sono di riterimen ti a notili oggi dimenticati Ma il filo che li collega e chiarissimo Pound vede il mondo diviso Ira il complotto pluto-giuclnico (dove abbiamo già sentito questi aggettivi?) e hi l'orza delie nazioni giovani, che cercano di rom pere il cerchio Le nazioni giovani, naturalmente, sono per lui l'Italia fascista e la Germania nazista, assediate dai «malfattori (b Versailles» e dalla lobby ' !)l . fi ei ( iintos SSllLLLlI aganda a il l(UI oni mei ' ' ni : ll(l ' ... za intei .:,'■■:.■. volano per quel tirannie. Qua lunque sia il pretesto l'attacco finisco sempre contro «la usuro crazia», uhi stampa usurocrati ci", «gli usurai e le carogne londinesi», «le schiere di Me lini e cloll'ebrai sino, il letamaio di Wall Street e Washington» Pound -nette ni . trini ... : : sa trulla il governo ■ ' . di Mussolini a I ' un vermi Roosevelt . sot ■ ■ cai svaligiatiti Irei il ; i glesi utilizzano elva spazzate via il riva : • ■ : do Pound, una persona che poalvare il Paese, sottrami Ila congiura del ghetto solo ad avere capito in disastro la cricca capeg liti leva s dolo i lui. il quale giala dai Rolschild avrebbe tra scinoto i suoi conciti.uhm Ab se gli avessero cl.it. i retta Se 1 suoi saggi contro il profitto fos seni diventati libri ili testo E se lo avessero mandato a Tokyo, a Imitare con il Giappone I. America non lo ha ascoltato e ha vinto la guerra Si è trovata alia tuie con il suo più grande poeta vittima del proprio delirio e lo ha rinchiuso in una cabina, esposta al sole ih giorno al fuoco dei riflettori di notte, ni attesa di trasferirlo in municomio Non erano tempi di poesia, il r chi aveva messo in gioco 1,1 vita su tanti fronti Per Pound ora tempo di poesia sempre E in quella gobbio roctipe rondo l'estrema luce del suo buio, scrisse i «Canti pisani»: «Tu che oltrepassasti lo colonne d'Ercole quando Lucifere; cadde nel Nord Carolina...», recitano alcuni Ira 1 primi versi. Il poeta si riferiva alla antica caduta di un meteorite, che aveva provocato una catastrofe in America; ma alludeva, con una delle sue folgorazioni, alla bómba atomica, che i suoi connazionali avevano appena lanciato su llin isliima. Giorgio Calcagno RADIO DISCORSI f zra Pound Introduzioni di Andrea Colombo e Piero Sanavio Edizioni del Girasole pp i 25 000 // poeta dei ( iintos e I UH SSllLLLlI di propaganda fascista fra il l(UI il -/•'). linoni mei liti -iS^' L " 1 ^ fi i zra Poi,