Le liti nella famiglia Clinton

Le liti nella famiglia Clinton Newsweek anticipa il libro di George Stephanopoulos, ex braccio destro del Presidente Le liti nella famiglia Clinton Hillary duramente scossa del Sexgate WASHINGTON DAI NÒSTRO CORRISPÓNDENTE lì arrivò il giorno dui «piccolo giuda» George Stcphanopou lo'., l'ex braccio destro di Bill Clinton, il collaboratore poli tuli chi' per qualiro unni la vino nello stanzino adiacente all'Ufficio Ovale, vuota il '.an ii in uii libro sulla sua esperienza al fianco del Presidente intitolato Ali Too Un nitin ttoppo umano Stephanopoulos lascio la Casa Bianca pinna che scop piasse lo scandalo l.ewinsky, ma eia l'uomo letteralmente pm vicino al Presidente (piando la relazione era in corso 11 suo libro e un appas stonante e indiscreto «dietro le quinte», cui il settimanale Newsweak dedica la coperti na del numero in odii ola Oggi offrendo ampi stralci m esclusiva. LI liliali! Ira i fornelli, pianti e erisi isteriche: Stephanopoulos ci la vedere quello che c'è dietro la facciata che i Clinton mantengono di Ironie all'opinione pubblica E conferma: In first Lady e rimasta profondamente ferita dalla vicenda l.ewinsky. Idi lary «adorava» il Presidente, l'iiin.i dello scandalo «eia divertente starli a guardare», Si comportavano spesso «come bambini», alternando liti clamorose a grandi riappacificazioni, «dna mattina du ranle h; primarie a New York flit rai india loro cucina e vidi hi in piedi davanti al tavolo che puntava il dito accusato re mentre lui si riempiva la bocca di cereali M i rit irai in silenzio» Per Hillary il momento pili duro puma dello scandalo venni! quando la sua ambi /.ne.a riforma sanitaria naufragò clamorosamente e lei si •■ni i «t i adita» dall'entourage del Presidente. Poi le ombre di Whitcwater la misero in crisi. Stephanopoulos racconta di una riunione alla Casa Bianca in cui tutti consigliarono a Hillary di collabo rare alle indagini. I.a first Lady si influenti, poi scoppio a piangere: «Siamo cosi soli. Mi sento molto sola. Nessuno si batte per me», lì rivolgen dosi a Stephanopoulos: «Se non credi in noi non ti rosta che dimetterli». Usci sbat- teudo la porla. Stephanopoulos si dimise, ma solo due anni dopo. Delle attività sessuali del Presidente adesso dice: «Sapeva ino che era sempre stato un problema, ma francamente pensavamo che una volta alla Gasa Bianca avrebbe smesso. Se avessi saputo allora tutto quello che so oggi naturalmente non avrei lavoiato per Clinton Ma e stalo un buon capo e credo (die sia un buon Presidente nonostante i suoi orribili difetti. Ha fatto più di quello che io credevo umanamente possibile Ma ha perduto la battaglia con se st.es SO, Ha macchialo la sua pie sidenza e t ut 11 noi chi! abbia ino lavorato con lui» I fedelissimi dei Clinton considerano Stephanopoulos alla stregua di un traditore. Pur di incassare soldi, dico no, ha pugnalato il capo allo spalle. In realtà quello di Stephanopoulos e un libro in chiaroscuro, in cui anche gli aspetti positivi di Clinton vengono messi in risalto. Ma nell'insieme non aiuterà certo la sua «riabilitazione» Ned frattempo anche Linda Tripp, la donna che tradì Monica raccontando tutto al l'Fbi, vorrebbe dire la sua in un libro sullo scandalo. lì ieri è andata in tivu per spiegare che «il mondo raccontato da Monica e pura finzione, farsa, favola. Non ha alcun collegamento con la realtà». La Tripp, che e la persona in assoluto pio impopolare d'America (il suo indice di popolarità e addirittura inferiore1 a quello di Kenneth Starr), ha anche tirato in ballo un'altra vittima misteriosa delle avances presidenziali una certa «.Inanità» (niente a che vedere con .Inanità Broaddrick, la donna che dice di essere stata stuprata dal Presidente vont'anni fa) - per allettare le case editrici. Ma per adesso nessuno ha ancora abboccato Andrea di Robilant La First Lady disse: «Mi sento così sola» 4 H la Tripp stronca il libro di Monica: fantasie '"a coesione de"a coppia presidenziale e stata messa a dura prova dal Sexgate

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