Bonino, così la corsa al Colle di Aldo Cazzullo

Bonino, così la corsa al Colle Al convegno «fuori i nomi» solo Bertinotti svela le carte: la Anselmi, o Ciampi e Mancino Bonino, così la corsa al Colle Dall'8 marzo la raccolta di firme ROMA. «Ma l'ini viene?». «Secondo me no sussurra Giovan ni Negri con tono da cospiratore i lucilo ha già concluso un ac cordo con parie della inaggio lanza sul nome di Violante». Le voci si inseguono: «Ma no, non avete letto l'intervista di Mossi a In Stampa'! L'intesa è tra lui e li'Alema per mandare al Ouirinoie un federalista...» «Che dite? li'Alema e già d'accordo con Berlusconi per Mancino al Culle i- La Loggia o Fisichella alla presidenza del Senato...». In effètti d convegno si intitola «Quirino le Inori i nomi». Ma era annuii cinta l'ostensione dei candidati dal palco, non la loro evocazione dietro le quinte, Invece i segre lari dei pattiti, chiamati a prò limici,ir.i dai boniniani Negri, Giulio 'Premonti e Gianfranco Pasquino, hanno disertato. Tranne Fausto Bertinotti, che vorrebbe «'l'ina Anselmi per fu gare l'atmosfera autoritaria, le manovri! di Palazzo, la legge li berticida Amalo» eccetera. Ma il leader di Rifonda/inno non esclude ( aainpi «molto autore vole» e neppure Mancino «meno autorevole», pero - e l'ostracismo lo riserva per la Boni no, «troppo liberista». Marco Pollini del Ccd ha in serbo un si luro per Lamberto Dilli: «Non voteremo nessun politico che abbia cambiato schieramento». Maurizio l'ieroni dei Verdi apprezza la Bonino ma attende di conoscere le candidature della maggioranza, Proprio come Sii vio Berlusconi, Anche lui ha Iniziato, ma manda a din; al leader leghista, che paventa un accordo Ds Forza Italia: «Non c'è nessu n'intesa con li'Alema L'unico che la inciuci con la sinistra e proprio Bossi. L'ideale sarebbe che l'opposizione potesse scegliere tra una rosa di nomi (purché non Scalfaro)». (Ih italiani, invece, potranno firmare soltanto per uno duello della Bonino, ovviamente, l.'n marzo, festa della donna e cinqtiantunesimo compleanno di Lillina, era un'occasione inevitabile. Proprio lunedi partirà la raccolta di firme per le strade, con sponsor eccellenti ai tavoli: Claudia Cardinale, Franco Battiate, Giorgio Celli, Iva Zanicchi, Nino Manfredi, Lorica Bonar COrti, Marco 'lardelli, Marisa Laurito. Unica assente, la Bonino, che parteciperà invece all'assemblea radicale che si apre oggi a Poma. Il lo marzo, annunciano Negri, regista della campagna, e Anna Autorino, portavoce del comitato «Emma for President». Maurizio Costanzo mostrerà in tv il modulo con il volto della Bonino, lo slogan «Finalmente l'uomo giusto» e la petizione «ai deputati, ai senatori e ai delegati regionali». I (piali non se la caveranno raccogliendo qualche fax: i boniniani lavorano alla creazione di mille comitati locali, uno ogni grande elettore, per invitarlo a votare Lillina o, in subordini', dichiarare il nome del proprio candidato «Pasta con il toto-cardinali, con questo conclave senza Spirito Santo - chiede Tremoliti -. Il prossimo saia il primo presidente scelto da un Parlamento eletto con il maggioritario, cioè con un sistema che serve a governare, non a rappresentare. Il metodo del voto segreto non e più accettabile». «Anche perche il ruo- lo dell'istituzione e molto cambiato negli ultimi decenni», chiosa l'ex presidente della Corte Costituzionali; Vincenzo Caianiello, preoccupato ma non (pianto il collega Antonio Baldassarre, die motte in guardia dall'«incogiiita sarda». Cossiga, l'arisi, Pisanu, Manconi, Segni? Alla fine a discuterne erano rimasti solo fratelli - Sergio Stanzoni -, figli - Negri - e nipotini - il neo-coordinatore Marco Cappato - di Palmella. Aldo Cazzullo fcmma Bonino

Luoghi citati: La Loggia, Roma