La lunga marcia delle Matricole Gaia, giornalista e rompiscatole di Alessandra Comazzi

La lunga marcia delle Matricole Gaia, giornalista e rompiscatole TIVÙ' & TIVÙ' La lunga marcia delle Matricole Gaia, giornalista e rompiscatole Igiornalisti non devono essere una categoria simpatica, spesso accusati di superficialità e pressapochismo. Al di la della simpatia, hanno delle responsabilità oggettive per la mancata comprensione di quello che capita veramente nel Paese. Ma perche vengono sempre, invariabilmente descritti ancora peggio di quello che sono? Accadi; nelle fiction, che sono i veri veicoli di «messaggi» ai cittadini Oliando, e come, e se la società cambia, avviene attraverso gli sceneggiati. Soltanto i giornalisti restano immutabili. A parte qualche eccezione, come il cronista di Luca Barbareschi, più realista e meno spettacolare. Di solito, sono petulanti, invadenti, noiosi, irrispettosi. Soprattutto, scemi In «La donna del treno», su Kaidue, hanno tatto fare la giornalista alla bionda Gaia De Laurentiis, usa a presentare «Target» e «Su e giù». Appena le danno un copione in mano, la obbligano ad inseguire una vecchia amica, che intanto e diventata sostituto procuratore, per car pirle delle notizie su un omicidio, le suggeriscono di saltel¬ larle intorno alla macchina, la consigliano persino di entrare dai vetri. Ma nella prossima puntata, questa sera, pare che la scoopista si riscatti, consigliando all'amica giudice (Antonella Fattori) di non recedere dalla sua strada. Scelta una strada, bisogna percorrerla fino in tondo. Quattro milioni 765 mila spettatori per un giallo di puro intrattenimento Su Italia 1 Simo tornate li; «Matricole)', presentate da Fiorello e Simona Ventura. Quelli che adesso sono i divi della televisione furono un tempo piccini, mossero i primi passi: e noi li possiamo vedere fanciulli, affacciarsi implumi al dorato mondo della tv. Prima di tutto proprio la Ventura, molto bionda, molto alta, molto bella, inguauiata in un abito verde con una coda da gallo cedrone, e stat.i ricordata agli esordi, con Mike Bongiorno, presente in studio, che diceva «parlerò di lei con Berlusconi». Fiorello e bravo, quando può andare a mota libera, e cosi ha fatto martedì, per 5 milioni 162 mila spettatori. C'era anche Bonolis, di cui l'ineffabile Mike diceva di ricordare so¬ prattutto un episodio: averlo visto in fotografia su una rivista mentre baciava il sedere alla fidanzata. lì su questa storia sono andati avanti a lungo, indugiando poi sull'elegante barzelletta scatologica raccontata dalla Marcuzzi durante un provino, per passare ai primi nudi, alle prime trasparenze, valide per Claudia Koll e Serena Grandi, per Carmen Di Pietro ed Eia Weber, ospite anche lei e sedicente offesa per la messa m onda di uno spez zone in cui era in una vasca da bagno con Alessandro Oassinan. Che ridere, se si pensa alla censura di una volta, quando in tv non si poteva dire «membro» di un partito. Sempre l'altra sera su Italia 1, a «Barracuda», Daniele Luttazzi ha spalmato di crema al caffè Martina Colombari (in costume da bagno); poi le ha tatto una ecografia all'utero, ovaia destra, ovaia sinistra. Tutte) castissimo, ma significativo: non sfuggiamo alla tv, i visceri sono soltanto un passaggio, e neanche il più mt imi) Alessandra Comazzi

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