Da 8 anni in A

Da 8 anni in A Da 8 anni in A «Grazie alla città» per avermi scelto» POSSANO. E' felice di tornare nella sua città a promuovere un'iniziativa per i giovani. Gioca in serie A da otto anni, è in Nazionale, ma non lui dimenticato il passato. Per esseri» a Possano, l'altro pomeriggio Sandro Cois (reduce da Salerno) ha fatto un blitz in auto di poche ore. «Grazie alla mia città por avermi scelto in un'occasione ufficiale - ha detto Cois -: in otto anni non era mai accaduto. Sono davvero soddisfatto». Che cosa ricordi dei trascorsi calcistici nel Cuneese? Dopo avere fatto tutta la trafila giovanile con la Fossanese, a 16 anni militavo nell'Interregionale, e con la Saviglianese arrivai in Rappresentativa. Ringrazio i miei genitori Gabriella e Giuseppe, hanno sempre creduto in me. Abbiamo fatto molti sacritici insieme. Ne è valsa la pena. Sono anelli; fortunato. Poi il Toro Si. Feci anche un provino nella primavera della Juve sotto gli occhi di Dino Zoff. Il mio presidenti! Longanizzi scelsi? il Toro. A me andava benissimo. L'importante era spiccare il volo. In maglia granata ti segui Sergio Vatta Devo molto a questo allenatore. Mi volle a tutti i costi con lui. Ero di carattere emotivo. E' anche grazie a lui se mi sono svegliato. Calcisticamente sono riconoscente anche a Cesare Maldini, che nella sua Under azzurra mi faceva giocare centrocampista, il mio ruolo naturale. Ed ecco l'esordio in serie A Una data che non posso scordare, il 17 marzo del '91, a Lecce. Da Torino alla Fiorentina Anche in quel periodo, era il '94, dopo cinque anni al Toro, mi volevano due squadre, Juve e Fiorentina. Scelsi Firenze, anche perché mia madre Gabriella è toscana di Volterra. Un giudizio su Trapattoni E' proprio come viene descritto, un uomo di forte carisma, un grande tecnico che si allena ancora con noi. La Nazionale A, i Mondiali Da due anni si parlava di me in maglia azzurra. Ma la convocazione non arrivava. Poi, all'improvviso, la chiamata di Cesare Maldini. E l'emozione enorme del Mondiali;. Ai prossimi avrò M) anni, spero di fare il bis. Un pensiero ai tuoi tifosi della «Granda» Mi sento un cittadino di Fossano. Per me è molto importante. E voglio ricordare' Angelo Pochissimo. Ouando giocava mi dicevo: "Chissà se un giorno potrò arrivare! dove lui". Ora sono qua. E sarà un piacere grandissimo per me partecipare all'inaugurazione del campo sportivo a lui intitolato. Vorrò esserci». |1. t.l