Madre Teresa, il Papa ha fretta

Madre Teresa, il Papa ha fretta Madre Teresa, il Papa ha fretta Subito il processo di beatificazione CITTA' UtL VATICANO. Giovanni Paolo II ha preso una decisione clamorosa: il processo di beatificazione di Madre Teresa di Calcutta potrà iniziare subito, e non - come prescrivono le regole canoniche - almeno cinque anni dopo la scomparsa. La religiosa albanese fondatrice dell'ordine delle missionarie della carità è morta a Calcutta il 5 settembre del 1997. Ouindi le procedure per stabilire se era degna di essere beatificata non sarebbero potute cominciare prima della fine del 2002. Ma ieri il Vaticano ha dato l'annuncio di una decisione che non trova riscontro in tempi recenti. «Il Santo Padre Giovanni Paolo II - legge il comunicato - ha concesso, su istanza dell'arcivescovo di Calcutta. S.E. mons. Henry Sebastian D'Souza e di numerosi altri presuli, di poter avviare l'inchiesta diocesana di beatificazione di Madre Teresa di Calcutta dispensando dalla norma che stabilisce di iniziare l'inchiesta dopo cinque anni dalla morte della serva di Dio». Il «rescritto» della Congregazione per le Cause dei Santi - il «Ministero» vaticano preposto a queste incombenze data dal 12 dicembre 1998. Ma la notizia è stata resa pubblica solo adesso. Il processo si avvierà, come vuole la legge, in primo luogo a livello diocesano. «Ora spetta all'arcivescovo di Calcutta compiere tutti gli atti preliminari per poi costituire il tribunale che interrogherà i testi e raccoglierà la rispettiva documentazione sulla vita e le virtù della Serva di Dio», conclude il comunicato. Nonostante la «dispensa», ci vorranno tre o quattro mesi prima che il processo di beatiifcazione possa prendere il via. E' questa l'opinione dell'arcivescovo di Calcutta, che ha detto di essere «molto felice» per la decisione del Pontefice. «E' un riconoscimento di quando sia stato profondo il lavoro della madre - ha detto D'Souza - e di quanto questo sia stato importante per tanta gente». L'arcivescovo e Suor Ninnala, la religiosa che ha preso il posto di Madre Teresa alla guida delle «Missionarie della Carità» dovranno scegliere e nominare un «postillatore» della causa, vale a dire un sacerdote che si occuperà di raccogliere e studiare la documentazione a favore della beatificazione, e redigere quella chi; viene definita «positio». Poi sarà necessario nominare un tribunale diocesano, che valuterà le «prove» a favore e contro, ascolterà i testimoni e preparerà il rapporto da inviare a Roma. Oltre a verificare se Madre Teresa ha esercitato le virtù cristiane in modo eroico, sarà necessario un miracolo scientificamente definito tale. Ma mons, D'Souza non sembra preoccupato: «ci sono molti casi promettenti», ha detto, ma naturalmente sono necessarie ulteriori indagini. In particolare, l'arcivescovo ha fatto riferimento ad un caso verificatosi in Palestina, l'anno scorso, pochi mesi dopo la morte di Madre Teresa. «Mentre ero in visita in Palestina - ha raccontato D'Souza - mi ha avvicinato una donna, che ha detto di Nessuno linoni è riuscito nell'impresa: 27 mila chilometri in venti giorni

Luoghi citati: Calcutta, Citta', Palestina, Roma