La Corte d'Appello di Brescia: «Non ci sono prove nuove». I difensori: ricorreremo ancora

La Corte d'Appello di Brescia: «Non ci sono prove nuove». I difensori: ricorreremo ancora La Corte d'Appello di Brescia: «Non ci sono prove nuove». I difensori: ricorreremo ancora « Il processo Sofri non si deve rifare» «Smentita» la Cassazione VELTRONI non coerenza del mezzo di prova offerto, conferma la valutazionesfavorevole», spiegano ancora dalla corte d'Appello. Ma e sull'ipotesi di un complotto orchestrato da carabinieri e magistrati, che i giudici di Brescia spendono più pagine. «Una tesi confusa e illogica», la definisce il collegio. «Non è coerente, non ò univoca, e contraddittoria», aggiunge, ricostruendo le presunte manovre nate dopo quel 17 maggio 1972 e andate avanti 10 anni, dalle foto mostrate al teste Gnappi a Marino che «ordisce una congiura perché in cattive acque finanziarie, con la complicità di carabinieri, magistrati e chissà altro» Un man; di parole, per dire che non ci sono gli estremi per rifare il processo: «La debolezza dei pochi elementi probaton nuovi, non può essere superata. E' inesistente una qualsivoglia attitudine dimostrativa del risultato finale di proscioglimento, ancorché con formula dubitativa». Ma soprattutto, scrivono i giudici: «Queste prove, non consentono la ricostruzione di una verità alternativa».

Persone citate: Gnappi, Sofri

Luoghi citati: Brescia