L'Etiopia: vittoria totale, il nemico in rotta

L'Etiopia: vittoria totale, il nemico in rotta Addis Abeba ignora il sì dell'Eritrea al piano di pace africano e lancia una nuova offensiva L'Etiopia: vittoria totale, il nemico in rotta Ma a Badmè si combatte ancora ADDIS ABEBA. L'Etiopia ha annunciato ieri di aver conseguito «una vittoria totale nella guerra di confine con l'Eritrea». Secondo il portavoce del governo, Selome Taddesse, «le nostre truppe hanno conseguito una vittoria schiacciante. Il nemico è in rotta». Dopo aver inferto ai nemici «una monumentale e umiliante sconfitta», i 40 mila soldati etiopici, appoggiati dall'artiglieria pesante, avrebbero consolidato le posizioni. Poco prima la radio nazionale aveva affermato che la regione «è interamente sotto il controllo dell'esercito», aggiungendo che «circa 12 mila soldati eritrei sono stati uccisi, feriti o catturati, due Mig-29 nemici abbattuti, ed è stata distrutta una grande quantità di armi pesanti». Secondo la radio etiope nella battaglia, infuriata per quattro giorni, gli eritrei avevano impiegato «40 mila soldati e 70 carri armati e scavato più di 100 chilometri di trincee minate». Ad Addis Abeba la vittoria è stata salutata da caroselli di auto. Intervistato dall'Ansa, Yamane Ghebremesekel, capo di gabinetto del Presidente eritreo Isaias Afeworki, ha ammesso la sconfitta: «Abbiamo perso il controllo di parte dei territori nella zona di Badmè», ha detto, confermando l'accettazione del piano di pace proposto dall'Organizzazione dell'unità africana. L'avanzata etiope pero «cambia i termini di applicazione» del piano, perché «il reinsediamento dell'amministrazione etiopica a Badmè viene superato dai fatti, e la cessazione delle ostilità diventa prioritaria, in attesa della demarcazione del confine. Resta però da vedere - ha concluso l'esponente eritreo - se l'Etiopia non nutra secondi fini e decida quindi di riprendere la guerra». Poco dopo lo stesso Ghebremesekel annunciava una nuova offensiva etiope. Dall'Asinara si sono levati in volo Mig-29 e Aermacchi Mb-339, diretti al fronte. La radio eritrea ha riferito che le truppe dell'Asinara «hanno ricostituito nuove linee di difesa», 10 chilometri più a nord rispetto alla linea precedente, e ha denunciato la presenza di 200 mercenari russi nell'esercito etiope: piloti, tecnici e artiglieri della contraerea. Secondo il ministero degli Esteri italiano, con l'accettazione del piano di pace da parte dell'Eritrea, «vi sono ora le condizioni per un soluzione del conflitto» e che occorre procedere «ad una immediata cessazione di tutte le ostilità, al dispiegamento di osservatori internazionali e alla demarcazione dei confini». Ma i media etiopi non hanno dato la notiza dell'accettazione del piano di pace da parte dell'Eritrea: un particolare che non lascia presagire nulla di buono. le. st.] Miliziani che combattono con gli etiopici esultano alla notizia della vittoria

Persone citate: Isaias Afeworki

Luoghi citati: Addis Abeba, Eritrea, Etiopia