Il piano Olivetti alla prova dei mercati

Il piano Olivetti alla prova dei mercati Stamane la verifica, il decollo ad aprile. Tutti convinti: sarà una battaglia molto lunga Il piano Olivetti alla prova dei mercati //primo a parlare a D'Alema della scalata fu Cuccia MILANO. Dopo tante polemiche, la grande scalata Olivetti alla Telecom torna da stamane alla prova del mercato, dopo il via libera della Consob all'offerta pubblica d'acquisto. La guerra dei telefoni (una battaglia da 101 mila miliardi, la più grande Opa mai lanciata in Europa) diventa un test di fuoco per milioni di risparmiatori alle prese con questo insolito Gioco dell'Opa, pieno di incognite, scontri ti colpi di scena. L'Olivetti ha insistito sulla bontà del prezzo di 10 euro (19.362,7 lire) per ogni azione Telecom (6 in contanti, il resto in titoli della controllata Tecnost, veicolo dell'operazione). Il mercato già al debutto di questa formula di pagamento ha mostrato di gradire poco il livello offerto e le sue modalità. E il titolo Telecom è stato spinto dalla febbre da scalata anche sopra quei 10 euro, toccando un massimo a 10,08 a metà settimana. Molti analisti si attendono un rilancio. Le strategie recenti dell'Olivetti, del resto, offrono spunti di riflessione con l'offerta lanciata per conquistare l'americana Ccil (società che aveva il pregio di custodire un importante 10% di Omnitel, ora ceduta a Mannesmann). Anche in quell'occasione gli analisti prima e la Borsa statunitense poi avevano bocciato il prezzo. L'Olivetti ha usufruito di tutto il tempo a disposizione per raccogliere nuove risorse e, quando alla fine le adesioni - come previsto - non sono bastate a conquistare la Ccil, l'ha alzato, portandosi a casa la società. Dunque, perché - è l'opinione più gettonata in Piazza Affari non aspettarsi un comportamento analogo con l'Opa su Telecom? Tanto piti che l'Opa partirà in aprile. Tuttavia, in questo caso, sostengono altri, ci sono diversi fattori da passare al setaccio: le attese contromosse del gruppo guidato da Franco Bernabò; la possibilità (previsto dagli scala¬ tori) di accettare anche un'adesione inferiore al minimo del 67% del capitali; del gigante telefonico; l'ipotesi (smentita però da Olivetti) che il doppio mega-schieramento di giuristi porti ad una sorta di compromesso, con l'ingresso di Olivetti nel gruppo di azionisti stabili; la posiziono 'mediana di soci come le Generali, il cui maggior azionista, Mediobanca, sta formando il consorzio di collocamento dell'aumento di capitole di Olivetti. Senza considerare le dimensioni delle risorse da mettere in gioco. Analisti e gestori, inoltre, attendono di vedere il prospetto che gli uomini di Colaninno stanno mettendo a punto e che dovrà chiarire non pochi dubbi: a partire da cosa si prevede per l'annunciata fusione TelecomTecnost se la scalata dovesse andare a buon fini!, per finire alle obbligazioni che Olivetti vuole emetere e conferire a chi conferirà le proprie azioni Telecom. Saranno quotate, ma per ora non lo sono ancora. Poi c'è l'incognita Oliman. Olivetti ha già firmato la cessione di Omnitel e Infostrada ala teesca Mannesmon per 14.750 miliardi. Il dossier è già sul tavolo del governo per il via libera e sarà esaminalo indie prossime settimane. La settimana borsistica ha penalizzato i titoli Olivetti, ha visto volare quelli Tecnost e salire quelli Telecom e Tim. Si riparte dai seguenti livelli: Olivetti a 2,8 euro (-12,91% in settimana), Telecom a 9,654 euro (+6,77%), Tim a 6,163 euro ( + 7,13°;,). La Borsa misurerà gli umori dei protagonisti in attesa del litante mosse o contromesse (annuncio di fusione Tim-Telel'iiin, rilancio eventuale da parto di Olivetti) di cui si è parlato (tra voci e smentite) in questi giorni ili fuoco. Comunque, analisti ed esperti ne sono certi, in Piazza Affari la guerra dei telefoni è appena iniziata. Ir. e. s.] L'OPA IN PILLOLE SOCIETÀ1 CHE I TECNOST (Olivetli al «70») che varerà un aumento di capitale di circa 20 mila miliardi di l.re elcvabili a -10 nula AZIONI SOTTOPOSTE ALL'OPA IL 100% ma per ora e sufficiente raggiungere ti 67% VALORE COMPLESSIVO 101.751 miliardi ma per ora ne basterebbero 58 nula J OFFERTA PER AZIONE IO euro 119 363 lire) COSI' DIVISA 2,6 euro iSOOOIire circa) con obbligazioni lecnost International con rendimento intorno al S°o che '..e .i fissato con esattezza ad aprile 1.4 curo l27IOIire) con ai ione leowst una per ogni due Telecom)

Persone citate: Colaninno, D'alema, Franco Bernabò, Olivetti

Luoghi citati: Europa, Mannesmann, Milano