IL GRIFONE INNAMORATO DELL'ALTOPIANO
IL GRIFONE INNAMORATO DELL'ALTOPIANO RITORNO A SORPRESA IL GRIFONE INNAMORATO DELL'ALTOPIANO V: E la ricordate quella canzone scritta da Italo Calvino Dove vola l'avvoltoio? Quando compose quei versi certamente pensava a quando era il ragazzo Pin nel Sentiero dei nidi di ragno. L'avvoltoio volava alto in cerca di carogne per cibarsi e, in quel tempo, verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, le carogne erano proprio tante su tutta la superficie della Terra. «Avvoltoio vola via / vola via dalla patria mia che è la terra dell'amore ...» ci faceva cantare Calvino; poi scrisse anche Ultimo viene il coivo, dove accanto a storie divertenti di animali accadono pure allucinanti avventure. Sono divagazioni letterarie che mi vengono alla memoria venendo a sapere che non molto lontano da qui hanno avvistato un grifone e vedendo dalla mia finestra uno stormo di corvi portati dal vento tra turbinii di neve. Domenica scorsa in una contrada non lontana da Belluno, appollaiato alto sopra un larice un bel grifone adulto si era fermato per ore a osservare il paesaggio. Certamente veniva da lontano perché il suo areale e ora limitato all'Europa meridionale, Turchia, Africa nordorientale e Asia. Più che rapaci o veri predatori, questi grandi uccelli sono consumatori di resti di animali che tro- OS* vano morti. Il gipeto degli agnelli ha anche l'uso di alzarsi in volo con nel becco le ossa lunghe (.Ielle carogne per poi farle cadere dall'alto sulle rocce al fine di romperle e cibarsi delle midolla. Il loro becco è molto robusto e adunco, colore del corno; mentpjp le zampe non hanno artigli comeì'e aquile; questo non consente loro di afferrare una preda ma di bene camminare sul terreno. E' veramente maestoso il volo del grifone: le sue lunghe ali che superano i due metri eli apertura, gli consentono di veleggiare per molto tempo senza muovere penna. Le ore calde del giorno con le correnti ascensionali lo fanno salire a grandi altezze e da lassù scrutare un ampio territorio alla ricerca di un possibile pasto. Alcuni asseriscono anche che il grifone possiede pure un olfatto finissimo e che questo unito alla vista gli fa trovare le carogne degli ammali. Favole e leggende raccontano di grossi animali e persino di bambini portali via in volo da avvoltoi grifoni e aquile. Sono belle fantasie: solo le acniile riescono a predare un piccolo di capriolo, di camoscio, un agnello, una marmotta o un lepre. Sulle Alpi orientali oltre alla strongillosi che colpisce il capriolo (mediamente si manifesta ogni anno verso la line della primavera e la causa è un dittero che si sviluppa da uovo a insetto adulto nell'apparato respiratorio causando una grave miasi), da un paio d'anni si e anche riscontrata la ben più grave rogna sarcoptìca che contamina il camoscio. Saranno le carogne di caprioli e camosci ad attirare i grifoni? Potrebbe ben darsi questa ipotesi: in natura le cose avvengono in conseguenza di altre. Il grifone dell'altro giorno sarà venuto in esplorazione. Uno solo non ò però indicativo, più di tanto non ha possibilità di sopravvivenza perché naturalisti molto esperti assicurano che la ricerca del loro cibo richiede l'opera di più individui i quali si tengono d'occhio l'uno con l'altro. E' per questo che sono costretti a vivere in gruppi, e la loro presenza assolve anche il prezioso compito di spazzini dell'ambiente perché eliminano pericolose fonti di infezioni. Insomma, come al seguito di caprioli, camosci, cervi dopo anni che mancavano sono state segnalate le linci, sono ricomparsi gli orsi e le aquile si sono diffuse con l'espandersi delle marmotte, è da I supporre che il grifone avvistato §1 I sia venuto in avanscoperta per esplorare un territorio. Se voli via, avvoltoio grifone fulvo, fallo per guidare fin qui un gruppo di tuoi consimili. Cercheremo di non molestarvi nella vostra opera di spazzini, come non molestiamo linci, orsi, aquile e, quando ritorneranno, i lupi. Mario Rigoni Stern OS* e e e e i b
Persone citate: Calvino, Italo Calvino, Mario Rigoni Stern
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