Sopralluoghi

Sopralluoghi Sopralluoghi CASALE, giugno 1530. Una caduta da cavallo dà inizio a una soap-opera dinastica d'alta epoca. Nell'incidente muore l'infante Bonifacio Paleologo unico erede maschio della signoria del Monferrato. Immediatamente parte la corsa alla successione per l'investitura dell'appetitoso marchesato. Eredi del titolo sono le due sorelle di Bonifacio, Maria e Margherita. La prima è già sposata - ma solo formalmente - con Federico Gonzaga, primo duca di Mantova, che l'ha però ripudiata rifiutandosi persino di consumare il matrimonio. Una falsa accusa di tentato omicidio il solito avvelenamento - è l'escamotage adottato dal Gonzaga per sciogliere i patti matrimoniali. In realtà il bel Federico pretende un matrimonio di più illustre lignaggio ed è lì lì per sposare Giuba d'Aragona, zia non proprio freschissima dell'Imperatore Carlo V. Morto l'erede dei Paleologhi il neoduca di Mantova si affretta a far sapere all'ex suocera, Anna D'Alengon, di rivolere indietro Maria. Invece di essere mortalmente offese le due donne riallacciano volentieri i rapporti. Maria perché ancora innamorata del quasi marito, Anna perché paventa una sanguinosa guerra di successione nei suoi Stati (che comunque scopperà trascinandosi a più riprese per un secolo). A muovere l'intricata diplomazia d'alcova sono Anna e la madre di Fede¬ rico, la potente Isabella d'Este, che s'industria in Vaticano - a suon di ducati - per evitare al figlio l'accusa di bigamia visti i nuovi progetti con la sfiorita Aragona. Federico installa Maria a Mantova pronto ad essere nominato marchese del Monferrato. Se non che Maria, nella migliore tradizione, ha il cattivo gusto di morire repentinamente. Ancora una volta interviene la spregiudicata Anna che si rivolge al genero: «C'è un'altra figlia, sposatela e di corsa». Sbaragliando i pretendenti alla mano della ragazza (tra cui il duca di Milano, l'erede dei Savoia e addirittura il delfino di Francia) Federico impalma all'istante la malinconica Margherita che per tutta la vita non si scrollerà mai di dosso la fastidiosa sensazione di essere stata presa in mezzo dai suoi spaventosi parenti. Casale e i Gonzaga poi non si piacquero e il Monferrato porterà sfortuna alla dinastia mantovana. A governare la città Federico spedirà la sorella Margherita, vedova d'Este, che aveva i capelli rossi e un carattere Distorno. E poi si dice che in Piemonte non succede mai niente! A Casale si torna sempre volentieri, soprattutto per visitare i suoi inaspettati cortili. Quello tardogotico del palazzo di Anna D'Alengon, ad esempio, o quello barocco dei Gozzani di Treville, stupefacente quinta teatrale. E naturalmente per i Krumiri, nati qui.

Persone citate: Anna D'alengon, Bonifacio Paleologo, Federico Gonzaga, Gonzaga, Isabella D'este, Savoia

Luoghi citati: Casale, Este, Francia, Mantova, Milano, Piemonte, Treville