Da Eboia a Marburgo, parlano i cacciatori di virus di Marina Verna

Da Eboia a Marburgo, parlano i cacciatori di virus SCIENZA Da Eboia a Marburgo, parlano i cacciatori di virus SI SUL finire degli Anni 60, esplosero nel Sud del mondo ima serie di epidemie virali sconosciute e intrattabili, più tardi identificate come malattia di Marburgo, febbre di Lassa, Eboia, I febbri emorragiche sudamericane. Nel mondo virus era arrivato un intruso, l'uomo, che andava zzicando qjieb'equilibrio biologico naturale che drebbe lasciato tranquillo. Ma siccome sono i virus, e non noi, i veri signori deUa Terrà, a distanza di trent'anni la guerra è sempre in corso e non si sa bene come finirà, perché a ogni vittoria dell'uomo i virus rilanciano, spostando il campo di battagba e presentandosi con un modello nuovo, ancora più enigmatico dei precedenti. Il virus di Marburgo, ad esempio, è così diverso da tutti quelb visti finora che si è perfino ipotizzata una sua origine extraterrestre. L'Occidente non ha mai voluto saperne troppo, convinto di essere al riparo dai nuovi flagelh - e in questo sbaghando, come dimostra il caso dell'Aids. Ha però investito quattrini e cervelli per tentare di venirne a capo. E adesso i pochi, coraggiossimi protagonisti di questa «caccia ai ^nrus», come l'americano Joseph McCormick, presentano il loro rapporto. Inquietante come un thriller. Marina Verna CACCIATORI DI VIRUS McCormick Fisher-Hoch Mondadori pp.513 38.000

Persone citate: Fisher, Hoch, Joseph Mccormick