I PICCOLI EDITORI RESISTONO di M. App.

I PICCOLI EDITORI RESISTONO I PICCOLI EDITORI RESISTONO EBelgioioso torna anche a riagguantare i piccoli editori, benemerita «genia» di 3766 anime nel nostro Paese, solo un centinaio o poco più delle quali può però dirsi regolarmente produttiva: più o meno il popolo raccolto per un decennio da Spaini attorno a Poro/e nel tempo che riprende a settembre, dopo la sospensione del '98 e le non ottimistiche previsioni dei corridoi editoriali, «A Belgioioso si getta la spugna?...questione di capitali, questione di formula?...e se resistono, chi li aiuta finanziariamente?». «Nessuno - risponde Spaini - si va avanti con una gestione oculata». Sarà certo così. In ogni caso la kermesse d'autunno si annuncia diversa dalle precedenti «più festaiola, più rivolta al pubblico» ma abbandonando quel mix con editori medi sperimentato negli ultimi anni. E talmente patito da alcuni «piccoli» da fargli disertare il Castello. Ora invece, per un Passigli che ritiene conclusa «perché il bacino di utenza è sempre lo stesso» un'esperienza peraltro assai positiva, o un Diabasis che dovrà perfezionare una serie di passaggi societari grazie ai quali ha potuto cooptare Antonio Balletto, quasi tutti i vecchi «clienti» si dicono pronti a tornare sugli spalti, da Castelvecchi a Marini, da Sellerio a Campanotto, da le Lettere a Marcos y Marcos (mentre il progetto dell'Ai pe d'una mostra simile a Parafe nel tempo alla Trivulziana di Milano sarebbe fermo). Tutti pronti, purché si torni alle origini, all'hortus conclusus. Così sarà, sostiene Spaini. [m. app.]

Persone citate: Antonio Balletto, Castelvecchi, Passigli, Sellerio, Spaini

Luoghi citati: Belgioioso, Milano