Berlusconi: Scalfaro-bis? Non se ne parla

Berlusconi: Scalfaro-bis? Non se ne parla 1« All'assemblea dei «seniores» di Forza Italia polemiche anche con Romano Prodi e Di Pietro Berlusconi: Scalfaro-bis? Non se ne parla Nuovo attacco ai giudici ROMA. Incanta la platea, fa sfoggio del suo «charme» di battutista, boccia la ricandidatura di Scalfaro, prende in giro Prodi e Di Pietro, «disseppellisce» i «cento milioni di morti del comunismo», ruba la scena e il mestiere alla speaker ufficiale, Nicoletta Orsomando, fa questo e altro Silvio Berlusconi all'assemblea nazionale dei seniores di Forza Italia, con un mix di politica e facezie che riscuote vere e proprie ovazioni. L'unico «incidente», lì sul palco del Palacongressi dell'Eur, non avviene per colpa sua. Ma a causa della piaggeria di qualcuno che dal fondo della sala gli dice che il Milan ha battuto la Roma. Il Cavaliere si illumina e dice, tutto contento: «Quando vince il Milan, i voti di Forza Italia vanno su». Chissà che cosa rivelerebbe, a questo punto, un sondaggio volante, visto che la squadra del leader azzurro ha preso un gol e ha perso. Ma per il resto, la giornata fila via liscia, anche se il programma viene stravolto sin dall'inizio. Berlusconi, infatti, in mattinata dovrebbe fare un saluto di dieci minuti ai 1200 seniores. I minuti, però, diventano sessanta e oltre, perché il Cavaliere ha voglia di parlare. Ha un messaggio per il centrosinistra, con cui, a suo giudizio, si può riaprire un confronto sul terreno dell'elezione del capo dello Stato. Ma non venisse in mente a nessuno di riproporre Scalfaro: «Sarebbe una gravissima provocazione quella di sottoporci questo nome», dice, ripetendo in pubblico quello che aveva già detto in privato a D'Alema. Dunque, la maggioranza sottoponga una rosa di nomi al Polo, che «ha il diritto di essere coinvolto in questa scelta»: «Questo - spiega il Cavaliere - è l'unico modo per stabilire un dialogo tra noi e lor signori». La lingua batte dove il dente duole: è la volta di Di Pietro e compagnia. «E' apprezzabile ironizza Berlusconi - che ci sia chi si confessa e dice che come simbolo ha l'asino». Poi il leader di Forza Italia prosegue così: «Prodi fa per la seconda volta l'utile idiota di qualcuno: il vero leader di quel partito è Di Pietro, che, dopo aver utilizzato, metterà da parte l'ex premier». Sulla nuova lista Berlusconi dice di tutto. Ce l'ha con «il vecchio politico democri¬ stiano Prodi che ha consumato i soldi degli italiani quando era all'Iri». Ma non si illuda, avverte, perché non è nemmeno candidato alla presidenza della commissione TJe. «Quella è una fandonia, una presa in giro che ci raccontano perché ci hanno preso per africani con l'anello al naso, e posso dirlo perché ho parlato con alcuni leader di Paesi amici», sottolinea Berlusconi. Il quale vede di cattivo occhio anche Rutelli, che è sce¬ so in campo perché «sta per essere rottamato». Ma il bersaglio grosso è Di Pietro. «Dopo la sentenza di Brescia - racconta il leader di Fi - ero tentato di andare alla procura di Milano per chiedere: "Se avete bisogno di una Mercedes, di 100 mUioni, fatemelo sapere, in cambio mi attendo una certa benevolenza, visto che la signora De Martino, a Brescia, ha detto che questi fatti non sussistono"». Sul palco, Berlusconi continua a parlare. Del referendum, che lo «preoccupa grandemente», ma che è il male minore di fronte a una legge elettorale che sarebbe «la tomba definitiva della democrazia». Del finanziamento alle forze politiche: «Nessuno deve prendere soldi pubblici, neanche la stampa di partito». Dei governanti italiani che sono rimasti «comunisti» e che dovrebbero essere «cacciati». Del «pluri- laureato» e, ovviamente, «sempre comunista» Veltroni che canta ancora la «vecchia Bandiera rossa». Già, pare di capire che anche in questa campagna elettorale, l'anticomunismo sarà uno dei cavalli di battaglia del Cavaliere. L'unica speranza, per il leader di Forza Italia, è un nuovo 18 aprile. Perciò a quella platea di anziani, Berlusconi, con aria solenne, dice: «Con lo spadone, ragazzi e ragazze del '48, vi nomino guerrieri di libertà». Qualcuno ride, ma la maggior parte applaude, rigorosamente in piedi, come sollecita un servizio d'ordine alquanto severo che si avventa su un malcapitato giornalista, scambiandolo per un senior disubbediente, e rimproverandolo perché legge un quotidiano «mentre il Presidente parla». Ma a parte poche eccezioni, il fervore anticomunista, non contagia i seniores che salgono sul palco a illustrare i progetti, molto concreti, che stanno mettendo in piedi nelle varie regioni italiane. Giardini per anziani e non vedenti, tutor fiscali per la terza età, e l'iniziativa siciliana dei «lettori a domicilio», per leggere il giornale a chi non ce la fa più. Lodevole iniziativa, dice Berlusconi, ma prima scrivete a Caselli questa letterina: «Chiedo il suo benestare per non essere accusato di lettura finalizzata ad associazione mafiosa». Maria Teresa Meli «L'ex premier fa per la seconda volta l'utile idiota di qualcuno: sarà messo da parte dall'ex pm» «La presidenza Ue? Una fandonia che raccontano perché ci hanno preso per africani con l'anello al naso» Il leader del Polo Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Brescia, Milano, Roma