Kosovo, nelle auto bloccate anche un militare italiano. Belgrado sembra preparare un'offensiva

Kosovo, nelle auto bloccate anche un militare italiano. Belgrado sembra preparare un'offensiva Kosovo, nelle auto bloccate anche un militare italiano. Belgrado sembra preparare un'offensiva lo sfregio serbo ai commissari Osce Tenuti prigionieri per 24 ore al confine macedone ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Nuovo braccio di ferro nel Kosovo tra le autorità serbe e i verificatori della missione dell'Osce. Otto veicoli dell'organizzazione che ha l'incarico di vegliare sulla precaria tregua della regione sono stati bloccati ieri dai doganieri jugoslavi al confine tra Kosovo e Macedonia. Le guardie di confine hanno preteso di perquisire i mezzi dell'Osce, ma gli osservatori internazionali hanno rifiutato appellandosi all'immunità diplomatica di cui godono i membri della missione. Tra i verificatori c'era anche un italiano, il tenente colonnello Paolo Leotta. I veicoli dell'Osce, con a bordo 21 persone, compresi gli interpreti locali, sono stati bloccati mentre tentavano di uscire dal Kosovo. Si tratta di un «incidente molto grave» ha dichiarato la portavoce della missione dell'Osce, Beatrice Lacoste, spiegando che i funzionari della missione sono rimasti «prigionieri» della polizia di confine per quasi 24 ore prima di essere rilasciati nel tardo pomeriggio di ieri. Per tutta la notte sono rimasti chiusi nei loro automezzi, ottenendo solo un po' di acqua dalle guardie. «Non ci sono stati maltrattamenti fisici veri e propri, ma di certo i doganieri jugoslavi, che durante la notte sembra abbiano bevuto un po' troppo, hanno insultato i nostri verificatori dimostrando loro tutta l'ostilità possibile», ha detto Lacoste. Violando la convenzione di Vienna sull'immunità diplomatica, le guardie hanno aperto con la Rugova Rugova Bukos vicino a Vucitrn, a Nord di Pristina e nella zona di Suva Elea, nella parte meridionale del Kosovo. Non si sa ancora il numero delle vittime ma centinaia di profughi albanesi stanno abbandonando le loro case. «Temo che assisteremo alla ripresa dei combattimenti. Non mi pare che i negoziati di Rambouillet siano andati molto avanti. Purtroppo Milosevic conosce benissimo le divisioni tra i vari Paesi europei», ha dichiarato il commissario europeo Emma Bo nino spiegando di non essere ottimista. Il leader moderato Ibrahim Rugova ha assicurato ieri che gli albanesi firmeranno l'accordo di pace il 15 marzo. La delegazione kosovara a Rambouillet verrà invitata a Washington. «La Casa Bianca intende rassicurare gli albanesi sul modo in cui sarà attuato il progetto di pace». Ingrid Badurina

Persone citate: Beatrice Lacoste, Emma Bo, Ibrahim Rugova, Ingrid Badurina, Milosevic, Paolo Leotta, Rugova