Slogan curdi poi l'Italia batte i turchi

Slogan curdi poi l'Italia batte i turchi Basket: Europei Slogan curdi poi l'Italia batte i turchi REGGIO CALABRIA. L'Italia supera la Turchia (68-54) e si insedia in testa al gruppo E delle qualificazioni all'Europeo di giugno in Francia, a pari punti con i turchi ma con un 2-0 nei confronti diretti. A un turno dal termine del girone, agli azzurri basterà superare sabato la modesta Georgia a Tbilisi per chiudere al primo posto. Pur non mettendo in discussione la qualificazione alla fase finale continentale (Italia e Turchia erano già certe di passare il turno), quella di ieri è stata una partita vera anche se condizionata dalle assenze (su tutti Andrea Meneghin da una parte e Turkcan dall'altra). Il match ha però rischiato di non essere disputato, dopo che i dirigenti turchi avevano minacciato di ritirare la squadra se non fossero stati rimossi dagli spalti alcuni striscioni che esprimevano solidarietà per il leader curdo Ocalan. E' dovuta intervenire la polizia, che già dalla vigilia aveva presidiato gli alberghi delle due squadre e le vie di accesso al palasport reggino: slogan, fischi all'inno nazionale turco, qualche spintone, poi la contestazione per «Libertà e diritti del popolo curdo» è stata ridimensionata e circoscritta. Rimossi gli striscioni di protesta (ricomparsi poi, e nuovamente sequestrati, nell'intervallo), la partita si è potuta regolarmente disputare, mettendo in mostra gli alti e bassi degli azzurri (37-26 al riposo, 45-43 in avvio di ripresa) risolti infine dall'asse Pozzecco-Marconato. Il play di Varese, al rientro in Nazionale, ha dato la svolta nel 2° tempo, penetrando la difesa turca e scaricando bene il pallone soprattutto al lungo di Treviso. Sarà contento il et Tanjevic, che chiede più disciplina tattica al suo vulcanico regista. Italia: Pozzecco 4, Basile 3, Sambugaro, Fucka 6, Marconato 10, De Poi 6, Myers 5, Galanda 8, Mian 12, Chiacig 14. Turchia: Tunceri 5, Turkoglu 9, Guler, Pars, Erdenay 2, Kutluay 13, Besok 10, Okur 5, Yildirim 5, Sarica 5. Gianluca Basile