Uccise Di Matteo trovato in Kenya

Uccise Di Matteo trovato in Kenya La fuga lampo di un pentito Uccise Di Matteo trovato in Kenya PALERMO. «Se non mi fossi consegnato non mi avreste mai più trovato». Il pentito Giuseppe Monticciolo; fuggito dall'Italia con la famiglia il giorno di San Valentino, ha cercato di far valere «la sua buona fede» con i funzionari della Dia che ieri mattina lo hanno preso in consegna all'aeroporto di Parigi per riaccompagnarlo a Firenze. Monticciolo, che era con la famiglia a Malindi (Kenya), è l'uomo che confessò di aver strangolato con due complici il bambino Giuseppe Di Matteo e di averne sciolto il corpo nell'acido. Subito espulso dal programma di protezione, è stato arrestato stavolta per triplice omicidio. Adesso è nel carcere di Prato con il padre. Gli altri familiari sono di nuovo al sicuro. I sette componenti della famiglia di San Giuseppe Iato, a cui la polizia keniota aveva sequestrato i documenti, sono partiti da Nairobi con un lasciapassare e sono atterrati a Parigi ieri mattina alle 6,15. Le facce distrutte dalla fatica, segnate dai viaggi che sono stati costretti ad affrontare per i due continenti dallo scorso giovedì: NairobiAmsterdam e ritorno e poi NairobiParigi-Firenze. Il «gruppo-vacanze» ha atteso più di cinque ore nella capitale francese prima di imbarcarsi per l'Italia. Nella sala d'attesa, sorvegliata da poliziotti francesi e da quelli dell'Interpol, Giuseppe Monticciolo è apparso dimagrito e abbronzato, e ha parlato con gli 007 della Direzione investigativa antimafia, raccontando particolari del suo viaggio, spiegando le ragioni che lo hanno spinto a volare prima in Kenya e poi a cercare, invano, le spiagge di Santo Domingo. «Volevo trascorrere un paio di settimane al sole - ha spiegato il pentito -. Il permesso di allontanarmi dalle località protette in cui abitavo non sarebbe mai arrivato dal Servizio centrale di protezione - ha proseguito -, per cui abbiamo deciso, con la mia famiglia, di partire senza avvisare nessuno». Con la tentava da Santo DOra è adi altri amiglia i andare Domingo ccusato 3 delitti Poi indicando i due figli, seduti sulla poltrona della sala d'attesa, ha detto: «Volevo farli stare al sole, per sottrarli al fréddo gelido che attanaglia l'Italia». Giuseppe Monticciolo, la moglie, i due figli, i genitori e un fratello si erano imbarcati domenica 14 febbraio su un Boeing 747 da Roma Fiumicino a Nairobi, eludendo ogni sorveglianza. Quattro giorni dopo l'arrivo in Kenya, i Monticciolo hanno provato a raggiungere Santo Domingo via Amsterdam. I lord passaporti falsi però li hanno traditi e la polizia olandese li ha rispediti a Nairobi. Gli investigatori del servizio centrale di protezione in collaborazione con l'Interpol, l'ambasciata d'Italia a Nairobi e la Direzione investigativa antimafia hanno infine rintracciato a Malindi i Monticciolo. Per telefono il pentito ha allacciato una lunga trattativa. Primo punto irrinunciabile: la permanenza dei congiunti nel programma di protezione (il nuovo arresto ha determinato l'esclusione sua e del padre Francesco, incriminato per detenzione di armi e già condannato a 25 anni per altri reati). Il pentito adesso è accusato di aver fatto parte dei gruppi di fuoco che a Corleone la sera del 28 gennaio 1995 uccisero Giuseppe Giammona e il 25 febbraio successivo la sorella Giovanna Giammona e il marito Francesco Saporito. Il volo che ha riportato in Italia i Monticciolo è atterrato a Firenze poco prima delle 13. Sulla pista c'erano gli agenti della Dia e quelli del Servizio centrale di protezione che li attendevano per portarli al sicuro. Le strade della famiglia Monticciolo si sono divise dopo poche ore, quando i funzionari della Direzione investigativa antimafia hanno notificato al pentito e a suo padre gli ordini di arresto firmati dalla corte d'assise di Palermo che li aveva giudicati lo scorso mese. Lirio Abbate Antonio Ravidà Con la famiglia tentava di andare a Santo Domingo Ora è accusato di altri 3 delitti Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino. Il ragazzino fu strangolato da Monticciolo e altri due sicari e il suo corpo venne sciolto nell'acido