La guerra civile di Spagna? Cominciò ai tempi di Napoleone
La guerra civile di Spagna? Cominciò ai tempi di Napoleone un libro al M La guerra civile di Spagna? Cominciò ai tempi di Napoleone Paul M CI IL giudizio sulla guerra civile spagnola continua non solo ad alimentare una ormai imponente storiografìa, ma anche ad animare il dibattito politico e ideologico, come avvenuto in tempi assai recenti in Italia. Su questo tema è appena uscito presso Mondadori il libro dell'inglese Paul Preston, dal titolo La guerra civile spagnòla 1936-1939. L'autore esplicitamente dichiara di aver voluto offrire al lettore non tanto una dettagliata descrizione degli avvenimenti (che pure è ben presente nelle linee essenziali), quanto piuttosto un'interpretazione, intesa come analisi delle cause della guerra e dei suoi sviluppi. Preston sostiene che la guerra civile vada anzitutto collocata nel contesto dei contrasti sociali e politici i quali segnarono la storia spagnola fin dall'età napoleonica; e che l'insurrezione dei nazionalisti contro la Repubblica debba essere considerata come l'ultimo atto compiuto dalle oligarchie tradizionali (militari, grandi proprietari e Chiesa) per riaffermare il loro potere. In questo senso, il franchismo ebbe un carattere tipicamente reazionario. Le influenze del fascismo sul franchismo furono contaminazioni relativamente secondarie, legate all'alleanza con Italia e Germania. Al contrario del blocco sociale e politico guidato da Franco, che si dimostrò in grado di operare con una notevole unità di intenti, le forze della Repubblica furono indebolite in maniera decisiva dai contrasti esistenti al loro interno. La Repubblica seppe sì trovare una sua forte unità, ma di carattere essenzialmente negativo. Vale a dire che, mentre era unita contro il nemico esterno, subì tutti i devastanti contraccolpi delle divisioni tra antifranchisti borghesi, socialisti, comunisti staliniani e antistaliniani, anarchici. Al punto che vi furono due guerre civili: l'una dei fPaul PLa guerra ci1936Monpagine 264 fi S t « Jl 5« 3 S»0 eston le spagnola 1939 adori lire 30.000 nazionalisti contro i repubblicani; l'altra dei comunisti e dei loro alleati, socialmente moderati, contro gli anarchici e i filotrockisti, socialmente rivoluzionari. In queste condizioni il pur straordinario sforzo militare della Repubblica risultò fortemente indebolito. Se i conflitti entro lo schieramento repubblicano costituirono una causa determinante della sconfitta di questo, il fattore decisivo fu però l'isolamento internazionale della Repubblica, provocato dalla vera e propria farsa del «non intervento» formalmente deciso dalle grandi potenze. I nazionalisti poterono contare sul massiccio aiuto militare di Italia e Germania, che si fecero beffe del «non intervento»; per contro i repubblicani - avversati dal governo conservatore inglese e abbandonati dalla Francia del Fronte Popolare trovarono solo l'aiuto dell'Urss, che inviò consiglieri e armi (pagate dagli spagnoli) e organizzò le Brigate internazionali. L'obiettivo di Stalin non era di favorire una rivoluzione anticapitalistica, ma di mantenere in piedi un regime «democratico-borghese» impedendo che la vittoria franchista allargasse lo schieramento dei Paesi antisovietici. L'appoggio sovietico fece sì che i comunisti diventassero i dominatori politici della Repubblica, così accrescendo l'avversione degli anticomunisti interni ed esterni. Il libro di Preston è assai lucido. Si sarebbe potuto desiderare che, in alcuni punti, l'autore facesse maggiormente parlare, con opportune citazioni, gli attori del grande dramma spagnolo. In ogni caso, mi sembra che esso assolva molto bene il compito di far capire la dinamica dello svolgimento della drammatica guerra civile spagnqja e delle forze e degli interessi che furono in gioco. Massimo L. Salvador! Paul M CI f X fi S t « Jl 5« 3 S»0 Paul Preston La guerra civile spagnola 1936-1939 Mondadori pagine 264, lire 30.000
Persone citate: L. Salvador, Napoleone Paul, Paul M, Paul Preston, Stalin
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