Crollano le commesse di autobus

Crollano le commesse di autobus Il calo è del 60% Crollano le commesse di autobus TORINO. L'autobus italiano rischia una grave crisi per i ritardi nei finanziamenti. Le previsioni di domanda per il '99 sono infatti inferiori del 60% sul '98. Il motivo: l'esaurimento dei fondi previsti dalle leggi precedenti e la mancata operatività delle somme stanziate due anni fa dalla Finanziaria '97, per il ritardo nel trasferimento di tali somme alla Regioni. A denunciare la pesante situazione è stato il Comitato direttivo del Gruppo Autobus dell'Anfia, presieduto da Saverio Gaboardi, secondo il quale è necessario che «nell'immediato, le Regioni attivino i processi per l'accensione di mutui e la preparazione dei piani di riparto delle disponibilità economiche, sulla base dei fondi '97-'98 già disponibili». Si tratta - ricorda l'Anfia - di 166 miliardi in grado di generare una domanda di circa 4000 autobus. Se ciò non avverrà si ripeterà la stessa situazione che agli inizi degli Anni 90 ha causato la chiusura del 50% delle aziende e il dimezzamento dell'occupazione. Per evitare che ciò accada, Anfia e Federtrasporti incontreranno oggi a Roma gli assessori regionali dei Trasporti. L'Anfia chiede, pertanto «un impegno forte del Ministero dei Trasporti e del Governo per il piano decennale di svecchiamento del parco autobus che prevede la sostituzione di 15 mila mezzi, al ritmo di 1500 all'anno. Il parco in servizio di linea - aggiunge l'associazione è tra i più vecchi d'Europa, con un'anzianità media di oltre 11 anni, contro i 7 europei e con oltre 15.500 veicoli su 40 mila con più di 15 anni. Secondo l'Anfia «nella Finanziaria 2000 dovrebbero essere inseriti 120 miliardi per gli anni 2000, 2001 e 2002 per le rate di ammortamento dei mutui di durata quindicennale. [r.vil.] Fusaro (Anfia)

Persone citate: Saverio Gaboardi

Luoghi citati: Europa, Roma, Torino