L'ultimo appello

L'ultimo appello L'ultimo appello di James Folcycon Chris O'Donnoll, Gene Hackman, Faye Dunaway, Lela Rodion, Robert Prosky, Raymond Barry, Millie Perkins. Drammatico. Usa 1996,durata 113' critica: « a pubblico: • • ■!=»=».'■ ore 22.50 Dal solito romanzo di John Grisham (sceneg Dal solito romanzo di John Grisham (sceneggiato da William Goldman e Chris Reese) un dramma processuale di normalissima amministrazione, sulla scia degli idealisti liberal. Peccato perché il regista James Foley, da indipendente, ci aveva offerto tesi e avvincenti dramma thriller e conta con un cast eccezionale. Soprattutto con un Gene Hackman sempre in gran forma, un corretto Chris O'Donnell (lanciato da «Scent of a Woman - Profumo di donna»), una efficace (anche se fuori ruolo) Faye Dunaway, Lela Rochon, Robert Prosky, Raymond Barry e la rediviva Millie Perkins, ex ragazzina prodigio del «Diario di Anna Frank». Uno dei produttori è il fortunato ex attore Ron Howard («Happy days» in tivù), oggi regista di successo. A un mese dall'esecuzione, il giovane avvocato idealista Adam Hall prende in mano il caso di suo nonno, Sam Cayhall, membro del Ku Klux Klan accusato di un' attentato dinamitardo che trent'anni prima costò la vita a una famiglia ebrea. Riuscirà a scoperchiare il solito nido di vipere, facendo scalpore e provocando polemiche, anche se non eviterà la condanna dell'anziano. Un duro, forse pentito, che comunque non ha nessuna voglia di essere salvato.