DUELLO AD HIROSHIMA di Paolo Ferrari

DUELLO AD HIROSHIMA MADASKI E MARLENE KUNTZ DUELLO AD HIROSHIMA // re del techno-dub il 19 Poi la band per due sere PIEMONTESI, amanti dell'eccesso, provenienti dall'underground ed approdati alla ribalta nazionale senza rinunciare alle proprie caratteristiche. Non mancano le analogie tra Madaski {foto piccola), in concerto venerdì 19 a Hnrishima Mon Amour, e i Marlene Kuntz {foto grande), protagonisti nella stessa sala di via Bossoli 83, per due sere, giovedì 25 e venerdì 26. Il colosso bionico del technodub nazionale ha appena pubblicato un album dal titolo gergale, «Da shit is serious». A chi avesse dubbi, confermiamo che «shit» è la versione anglofona della «merde» cara a Cambronne. Ma le sottoculture viaggiano alla velocità della luce, e oggi quelle quattro lettere designano di tutto, dall'hashish alle storie di soldi, fino alla musica che uno costruisce. Potente, quella di Madaski, eppur decifrabile più del solito a chi non frequenta generi di nicchia come il drum'n bass, l'heavy dub o l'inteuigent tedino. Già, perché il dinamitardo ritmaio pinerolese ne ha appaltato le linee melodiche a Raiss di Alma Megretta, Roberta delle Violectra, Stena dei Reggae National Tickets e a quel Bunna con cui è l'anima degli Africa Unite. Elementi destinati a confluire nello show che Madaski, con i fedeli Rù Catania alle chitarre e Davide Graziano alla batteria, ha imbastito come un véro e proprio sound system rasoterra, alla maniera delle dance hall giamaicane. Si suona verso le 23, l'ingresso costa 15.000 lire. Altre corde dell'animo vibrano alla presenza dei Marlene Kuntz, rocker cresciuti sull'asse Fossano-Torino che hanno varcato la soglia dei dieci album più venduti in Italia con il terzo disco della loro carriera, «Ho' ucciso Paranoia», pubblicato lo scorso mese. Un lavoro di grandi atmosfere ed inedita musicalità, destinato ailiberare per sempre Cristiano Godano e i suoi dalla prigione del filone Sonic Youth e dintorni. In concerto, il gruppo offre il meglio di sé, con performance giocate sul filo dell'insostenibiUtà emotiva e fisica, in cui ai brani del disco più recente si alternano le canzoni «maledette» di «Catartica» ed «Il vile». Gruppo più sexy del rock indipendente nostrano, ragazzi arrabbiati e fragili come U loro pubblico: l'attesa per i due concerti è maniacale ed ha suggerito a Hiroshima di attivare la prevendita dei biglietti, il cui prezzo è fissato in 18.000 a serata. Appuntamento alle 23. Paolo Ferrari

Persone citate: Cristiano Godano, Davide Graziano, Marlene Kuntz, Potente, Sonic, Youth

Luoghi citati: Africa Unite, Catania, Fossano, Hiroshima, Italia, Torino