«La mia voce per l'Italia»

«La mia voce per l'Italia» «Ero la controfigura della Vitti, a Castrocaro andai a 14 anni» «La mia voce per l'Italia» Mannoia: attenti, è un periodo oscuro FIORELLA Mannoia come si è accorta di essere una cantante? «Non me lo ricordo perché ho sempre cantato. Papà suonava il clarinetto e amava la musica. Mi facevano cantare la domenica». Dove ha debuttato? «A Castrocaro, avevo 14 anni, nel '68. Naturalmente studiavo e facevo anche altro. Cantare è diventato un lavoro serio verso i 25 armi». Ma lei faceva anche la controfigura di Monica Vitti? «Sì, una volta, perché andavo bene a cavallo. Per tre anni l'ho fatto come mestiere, per me era un gioco». Lei è molto legata a Roma? «Io vivo da tanti anni a Milano, ma la mia anima è romana. Mi sono trasferita per lavoro, però faccio sempre avanti e indietro». Lei è una cantante vicina alle donne, è famosa la sua interpretazione del brano di Ruggeri, «Quello che le donne non dicono». «Non vorrei diventare la cantante delle donne. Io sono una donna ed è normale che sia colpita da storie di donne. Ma io canto canzoni per uomini e donne, canzoni in generale». Il femminismo non le piace? «No, non è così. Non mi piacciono le etichette. Il fenuninismo è stata la rivoluzione meno cruenta e più importante del nostro secolo. Ma la tentazione di farci tornare indietro è latente, ci sono rigurgiti pericolosi che vanno rimossi in tempo». A lei interessa la politica? «Sì, faccio il mio dovere di cittadino, ma sento che siamo in un periodo così confuso come forse non ne abbiamo mai avuti. Se non stanno attenti, la gente non andrà più a votare, questo è quello che sento oggi». Insomma lei donna di sinistra la pensa come un uomo di destra, Montanelli... «Sì, è così. Montanelli è un uomo di destra ma ha mantenuto la sua lucidità e la sua indipendenza». Cosa ne dice di una donna al Quirinale? ■ .. „ «Perché no, mi piallerebbero mólto Bonino o Anselmi». E fra le cantanti chi preferisce? «Mi piacciono Elisa, Giorgia, Carmen Consoli fra quelle della nuova generazione, e poi Patty Pravo, naturalmente», f Ma chi sono stati i suoi maestri in campo musicale? «Senz'altro prima De André poi De Gregori, con cui sono cresciuta, inoltre Pino Daniele e Lucio Dalla». E di Sanremo cosa ne dice? «C'è rimasto tutto meno che la musica. E' diventato un grande evento televisivo che con la musica non ha nulla a che vedere eccetto rare eccezioni in cui vengono fuori dei giovani. Ma quest'anno vedremo». Le piace cantare in teatro? «Sì, adoro cantare dal vivo, è la parte più divertente del mio lavoro. Il nostro è un mestiere finalizzato ad avere gente che ti guarda, che ti ascolta. In studio uno registra ed è da solo e quindi quando io registro chiudo gli occhi e penso di avere il pubblico davanti. E poi andare in giro in tournée è divertente. Si forma una famiglia col gruppo musicale che ti accompagna». Chi è che sta scrivendo canzoni per lei in questo momento? «Ivano Fossati mi ha detto che collaborerà con me, ma è ancora un po' prematuro». Che rapporto ha con Fossati? «Un rapporto di stima e di amicizia». Ma c'è stato un grande amore tra voi? «Per carità, è la prima volta che sento dire questo e devo dire che mi fa veramente ridere». Lei che vita privata ha? «Una vita normale, leggo, viaggio, vado al cinema, vado in campagna, ho un compagno. Non frequento discoteche o locali alla moda, non frequento i luoghi dei vip. Vivo come una persona comune». E invecchiare le fa paura? «Sì, un po' sì. Ho paura di perdere la salute e l'indipendenza. Non ci penso tutti i giorni, ma mi auguro di arrivare in salute alla terza età». Cosa farà quando smetterà di cantare? «Mi sono sempre preparata all'eventualità che prima o poi questo succeda. E così non metto nel lavoro tutta la mia vita. Lo amo, il mio lavoro, lo rispetto ma cerco di fare in modo che non diventi l'unico scopo. Coltivo così altre passioni come leggere molto e dipingere. Devo dire che mi piace imbrattare le tele». Girando l'Italia come le sembra il nostro Paese? «E' cambiato. Per certi versi è migliorato, soprattutto nel Sud. Però in Italia ci sono due realtà. Il Sud ha bisogno di aiuto, mi sembra abbandonato». Che ruolo ha una cantante oggi? «Il ruolo di sempre. Io ho chiamato il mio ultimo disco "Certe piccole voci" perché è questo che mi sento di essere: una piccola voce che lasci un piccolo segno nel cuore della gente. In fondo le canzoni occupano un piccolo posto nel cuore. Si legano a dei ricordi, a degli amori e fanno parte della nostra vita, sia di chi ha letto più di un rnilione di libri sia di chi non sa quasi parlare italiano». Lei cosa vorrebbe ancora? «Sono alla ricerca certo di belle canzoni, ma mi sono già tolta tante grandissime soddisfazioni, molte più di quanto io immaginassi. Io chiedo solo di poter continuare a lavorare con onestà come ho fatto fino ad oggi». Alain Elkann a Vivo a Milano, ma la mia anima è a Roma Ho paura di invecchiare quando smetterò farò la pittrice A Sanremo non vado non c'è più la musica Il nostro ruolo è colpire al cuore la gente Cognome Nome..««^*..™..... j a..*??**........ ....... | dTlodinanio.™^!!*.;. 1 stato civile A (ATOLLO E IL Firma de? Hlolare-. It: ... DOMENICA CON Fiorella Mannoia e Ivano Fossati con it quale in futuro farà un nuovo disco

Luoghi citati: Castrocaro, Italia, Milano, Roma, Sanremo