QUESTA FOTO

QUESTA FOTO QUESTA FOTO CI sono immagini che, loro malgrado, hanno fatto la storia. C'è una foto di Alberto Korda che ritrae Ernesto Che Guevara, diventata icona positiva del ribelle. C'è una foto di una bimba vietnamita in fuga disperata, con il corpo nudo già violato dal napalm, che ha svelato le vergogne di una guerra. E c'è l'immagine di Aldo Moro prigioniero delle Br, emblema doloroso di anni tristissimi. Il ritratto di Abdullah Ocalan, leader del Pkk, ammanettato e bendato davanti alla bandiera turca, è un pugno nello stomaco. Se ragione c'è in chi l'ha arrestato, questa foto ha il potere di cancellarla e di consegnare alla Storia un'immagine di barbarie senza tempo. Con un'aggravante: la foto di Guevara era casuale, quella della bambina di cronaca, quella di Moro scattata da un gruppo terroristico. Questo è materiale di propaganda di un governo. Un governo che si dichiara democratico. Un governo della nostra epoca. Speriamo non sia vero che ogni epoca ha l'immagine che si merita. Giovanna Calvenzi LA TURCHIA: POSSIBILE LA PENA DI MORTE PER OC ALAN Il fratello incita i curdi alla guerraTre magistrati della Corte per la Sicurezza nazionale interrogano da ieri nel carcere di Imrali Abdullah caanprvoensor,percaeggeantterrorsmovetapereci giorni. Mentre i curdi di tutto il mondo scendono in piazza, continua la caccia al fratello di Apo, Osman, che ne ha preso il posto e si nasconde in Iraq. Cerniti e Bruzzone A PAG. 11

Persone citate: Abdullah Ocalan, Alberto Korda, Aldo Moro, Bruzzone, Ernesto Che Guevara, Giovanna Calvenzi, Guevara, Moro

Luoghi citati: Iraq, Turchia