L'influenza uccide tre bambini a Palermo

L'influenza uccide tre bambini a Palermo I genitori di una delle vittime: «Il ritardo della guardia medica potrebbe essere stato fatale» L'influenza uccide tre bambini a Palermo Paura e polemiche: «In molte aule manca il riscaldamento» PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'influenza uccide tre bambini a Palermo in 72 ore. Nicolò, 9 anni, è morto sabato sera nel pronto soccorso dell'ospedale «Villa Sofia»; Matteo, 3 anni e mezzo, sofferente di sindrome di Down, è deceduto nello stesso ospedale lunedì mattina; Marianna, 7 anni, è spirata ieri nel reparto di rianimazione dell'ospedale «Di Gristina». Tre casi che stanno generando preoccupazione e non solo a Palermo, nonostante gli appelli a evitare gli allarmismi e malgrado fonti autorevoli ricordino che ogni anno tra 2 mila e 3 mila italiani muoiono vittime di epidemie influenzali. Quella di quest'anno, secondo le previsioni, dovrà colpire ancora 2 milioni di italiani e a fine mese dovrebbero essere costretti a letto circa 8 milioni di persone. Ma la paura resta, soprattutto in¬ quelle scuole che il Comune non riesce a riscaldare per l'inefficienza degli impianti. Così, in molte classi elementari e medie si sta con il cappotto, perché i termosifoni non funzionano: un dato che conferma l'attendibilità delle ricerche che collocano Palermo all'ultimo posto in Italia per la qualità dei servizi. E ci si chiede: 3 bambini morti possono essere considerati drammi nella norma? Oppure sono la spia di una condizione di disagio, da affrontare con urgenza? I casi, almeno in apparenza, hanno un'unica analogia: la febbre alta dovuta quasi di sicuro all'influenza. I genitori, disperati, chiedono accertamenti approfonditi e hanno anche chiesto all'Istituto di anatomia patologica del Pohclinico che vengano svolte indagini necroscopiche. Per Nicolò (figlio di un esponente di primo piano de La Rete), l'ipotesi è che, dopo cinque giorni di febbre al- rissima, sia stata fatale una pericardite virale da curare con cortisone. Un caso mortale su un milione. Eppure, Elda Pucci, l'ex eurodeputato ed ex sindaco che è primario nell'ospedale per bambini, non esita a dichiarare che cure più tempestive, forse, avrebbero potuto salvare il bambino. E il padre parla di un ritardo di 40 minuti della guardia medica, mentre il direttore generale della Asl palermitana, Giancarlo Manenti, ha subito aperto un'inchiesta. Nella chiesa di San Michele Arcangelo, ieri mattina, attorno alla piccola bara di Nicolò si è raccolta una grande folla. E nella scuola «Trinacria» molti mazzi di fiori sono stati deposti sul suo banco, accanto alla parete dov'è appeso un suo disegno sul «Titanio». Più complesso, invece, il caso di Matteo, sofferente di «mucalipidosi 2» (una sindrome che impedisce all'organismo di metabolizzare i grassi), atrofia cerebrale, malformazioni cardiache e gravi difficoltà respiratorie sin dalla nascita. I medici ritengono che questo quadro clinico così compromesso possa spiegare lo stato di debolezza dell'organismo, che non ha retto all'influenza: la febbre è stata altissima, a 40, per tre giorni. I genitori, un operaio e una casalinga di Capaci, hanno deciso, almeno per il momento, di non presentare denuncia alla magistratura, in attesa degli accertamenti clinici. Per questi occorreranno non meno di due settimane. Marianna, infine, era ricoverata da alcuni giorni al «Di Gristina»: soffriva di crisi di vomito e di forti dolori alle gambe? Quando padre e madre si sono presentati con lei nell'ufficio «accettazione», la bambina era già in condizioni particolarmente gravi, tanto che è stata subito affidata al reparto rianimazione. Qui, il primario Cesare Rovella non nasconde le sue perplessità: «In 30 anni non mi è mai capitato nulla di analogo. E' certamente un caso molto strano. Non siamo in grado, per ora, di stabilire perché la bimba sia morta». Per tre volte, Marianna era parsa riprendersi. Poi, l'encefalogramma piatto. L'arresto del battito cardiaco. Anche per lei l'autopsia e, per ora, nessuna denuncia. Antonio Ravidà II più piccolo, Matteo, aveva 3 anni e soffriva di sindrome di Down e di una malformazione cardiaca

Persone citate: Antonio Ravidà Ii, Cesare Rovella, Elda Pucci, Giancarlo Manenti, Gristina

Luoghi citati: Capaci, Italia, Palermo