Cibo naturale La vociata dell'ex Bearle

Cibo naturale La vociata dell'ex Bearle Biotecnologie Cibo naturale La vociata dell'ex Bearle LONDRA. La polemica potrebbe costare il posto al miliardario sottosegretario alle Science, Lord Sainsbury, azionista dell' omonima catena di supermercati britannica nonché proprietario di una società che detiene il brevetto mondiale di un gene chiave attualmente utilizzato nei processi di alterazione genetica dei prodotti alimentari. L'accusa è di conflitto d'interesse e il partito conservatore all'opposizione preme per ottenere la testa di Sainsbury. Il premier Tony Blair è intervenuto ieri in sua difesa, ma il futuro del sottosegretario rimane avvolto nell'incertezza. Nonostante egli abbia «parcheggiato» la propria partecipazione in un «blind trust» tre giorni dopo la nomina al Governo, infatti, rimangono i dubbi sul suo appoggio dichiarato apertamente per questo tipo di prodotti. In attesa di conoscere il futuro di Sainsbury, un gruppo di organizzazioni per la tutela dell'ambiente e della salute, ha chiesto al Governo di imporre una moratoria di cinque anni sullo sviluppo delle coltivazioni <oncriminate» per valutare in modo completo gli eventuali rischi sugli esseri umani. Il messaggio del guppo - in prima fila sono le organizzazioni Greenpeace e Friends of the Earth - è semplice: diffidate delle società biotecnologiche coinvolte nella realizzazione di coltivazioni genetiche. Allo stesso tempo, 20 tra i principali scienziati specializzati in biotecnologia attivi in Gran Bretagna, interpellati dal quotidiano Daily Telegraph, hanno dichiarato che i cibi modificati geneticamente attualmente in vendita nei supermercati sono sicuri. Metà del gruppo, comunque, si è dichiarato a fa vore della moratoria per permette re alla scienza di eseguire ulteriori ricerche. Proprio l'altro ieri Blair aveva dato il suo sostegno a questo tipo di cibi e non aveva nascosto la sua frustrazione per la mancanza di informazioni che accompagna il dibattito sulT argomento. E l'Amministrazione è intervenuta di nuovo anche oggi nel dibattito sottolineando che l'obiettivo prioritario del Governo è garantire la totale protezione dei consumatori. Per il sottosegretario all'Agricoltura, Jeff Rooker, c'è un «sistema solido e aperto» per assicurare la sicurezza di tutti i cibi alterati geneticamente prima che raggiungano gli scaffali dei supermercati. Anche Paul McCartney ha dichiarato guerra al cibo genetico: l'ex Beatle si è infatti impegnato a eliminare tutti i cibi modificati geneticamente dalla lista di cibi vegeteriani dell'azienda che prende il nome dalla moglie Linda. McCartney ha diffuso l'altra sera un comunicato dopo la trasmissione di un programma della Bbc in cui si sosteneva che le salse usate da Linda contenevano soia genetica, nonostante venisse sostenuto il contrario. Il musicista si è impegnato a proseguire la lotta vegetariana della moglie, morta di cancro nell'aprile 1998 all'età di 56 anni. Sta crescendo in Gran Bretagna la preoccupazione per la presenza di cibi modificati geneticamente: il premier Tony Blair ha affermato in un comunicato di non disdegnare il cibo genetico, [Ansa]

Persone citate: Jeff Rooker, Lord Sainsbury, Paul Mccartney, Sainsbury, Tony Blair

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra