«Abbatteremo il governo di Bucarest»
«Abbatteremo il governo di Bucarest» Ottomila minatori verso la capitale a bordo di autobus. Riunione notturna dell'esecutivo «Abbatteremo il governo di Bucarest» BUCAREST. Lunedì l'avevano condannato a 18 anni di carcere per aver organizzato, nel settembre del '90, una marcia di protesta di cinquemila minatori. E l'indomani l'ingegner Miron Cozma, 44 anni, dal '90 leader del sindacato dei minatori, anziché nascondersi per sottrarsi a una condanna che considera illegale in quanto «esclusivamente politica», si è infilato in un'auto circondata da decine di compagni e ha guidato una nuova marcia sulla capitale. Partiti a piccoli gruppi dalla Valle del Jiu, 300 chilometri a Ovest di Bucarest, dove si trovano 13 miniere, i lavoratori in viaggio su autobus e pullman in serata era diventati ottomila. Oltre a esprimere solidarietà a Cozma, intendono «abbattere il governo», come hanno esplicitamente ammesso. Così il presidente della Romania, Emil Constantinescu, ha dovuto convocare d'urgenza una riunione con i ministri dell'Interno e della Difesa. E il primo ministro Radu Vadile, assumendo toni più concilianti, si è rivolto ai ì^'-atori assicurandoli che il guverno sta cercando ogni soluzione possibile per risolvere i problemi sociali della loro categoria. Ben diverso era stato il tono delle dichiarazioni governative nel corso della giornata. Il ministro dell'industria, Radu Berceanu, aveva detto che la nuova azione di protesta non aveva più giustificazioni economiche né sindacali, in quanto le rivendicazioni dei minatori erano state tutte regolate dall'accordo concluso lo scorso 20 gennaio, dopo la clamorosa marcia di diecimila lavoratori su Bucarest, tra la delegazione governativa e il leader della Lega dei sindacati dei minatori, guidati dallo stesso Cozma. Il ministro dell'Interno, Constantin Dudu Ionescu, aveva aggiunto: «Ciò che sta succedendo in queste ore è una flagrante violazione delle regole fondamentali della democrazia e della legge nel nostro Paese». Intanto, annusando l'aria, creava un'apposita unità di crisi per seguire gli sviluppi della protesta. Miron Cozma, nelle ore successive alla condanna, si è fatto vedere nella sede del sindacato e ha invitato i compagni a una nuova protesta. «Se dobbiamo andare a Bucarest - ha detto andremo. E questa volta andremo dritti allo scopo». Per evitare un massiccio intervento delle forze di polizia, com'era successo qualche settimana fa, i minatori avevano deciso di spostarsi a piccoli gruppi. E anche chi non prendeva parte alla Miron Cozma, leader del sindacato minatori, durante la marcia di ieri marcia, ieri non è andato al lavoro. La prima tappa del viaggio è stata la città di Targu Jiu, dove i manifestanti hanno protestato per un'ora davanti alla prefettura, con slogan antigovernativi. Sulla revoca dell'arresto di Cozma il governo si è mostrato intransigente. Gli avvocati del leader sindacale stanno esplorando due vie: la domanda di grazia e la sospensione della pena per tre mesi, in modo da dare a Cozma il tempo di attuare gli accordi che lui stesso ha firmato. Ma su questo punto Constantinescu non transige. Secondo il principio della separazione dei poteri, ha detto, il potere giudiziario è assoluta mente indipendente e la sen tenza pronunciata dalla Corte suprema di giustizia non è stata in alcun modo influenzata dal potere politico, come insinuano invece i minatori. Per evitare che Cozma scappi, Constantinescu ha dato precise direttive alle guardie di frontiera. Ma l'ingegnere non sembra proprio avere in mente la fuga. [e. st.] Guida la protesta Miron Cozma, il leader sindacale condannato lunedì a 18 anni per un 'analoga marcia
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