OXFORD, 4 VERITÀ' PER UN DELITTO

OXFORD, 4 VERITÀ' PER UN DELITTO OXFORD, 4 VERITÀ' PER UN DELITTO UALCHE recensore inglese della Quarta verità ha definito sbrigativamente ma efficacemente il romanzo di lain Pears (nato nel 1955, giallista ma anche erudito, di storia dell'arte e altre discipline) una via di mezzo fra 72 nome della rosa e Rashomon. Come il primo infatti esso presenta un delitto misterioso ambientato in un'epoca lontana, di cui ricostruisce non solo la vita quotidiana, ma anche il nti Come nel celebre film giappone dibattito delle idee allora più scottanti. Come nel celebre film giapponese, poi, l'accaduto è raccontato quattro volte, da quattro testimoni diversi, ciascuno dei quali contraddice in parte quello precedente mentre aggiunge elementi nuovi. L'ultima versione chiarisce tutte le altre, com'è it l ltt itli annunciato al lettore italiano ma non a quello inglese, destinatario di un titolo astruso, che tradotto alla lettera suona più o meno come «Un esempio del cartello indicatore». Per capirlo bisogna leggere più di seicento pagine, fino a quando il quarto narratore paragona se stesso appunto a ima freccia direzionale, appropriandosi di un'immagine di Lord Bacon. In compenso ci si può aspettare che il lettore indigeno abbia una familiarità molto maggiore di noi col clima del 1663, solo tre anni dopo la Restaurazione della monarchia in seguito alla morte di Oliver Cromwell e alla conseguente fine del regime repubblicano. A Oxford, teatro della breve vicenda dai complicatissimi antefatti, l'austero regime puritano non aveva mai messo radici troppo profonde, e la comunità accademica è appena ridiventata anglicana senza troppa scosse. Spira, anche, un vento di curiosità scientifica - a Londra la Royal Society ha appena ripreso le sue attività di ricerca, interrotte durante il Common¬ wealth - e circolano uomini come il fisico Robert Boyle, il filosofo John Locke, l'architetto Christopher Wren, il medico Richard Lower, pioniere della trasfusione del sangue. A questa cerchia appartiene Robert Grove, ecclesiastico membro del New College, da poco reintegrato dopo essere stato espulso per simpatie monarchiche. Questo Robert Grove è trovato morto nella sua stanza, e quando il chimico Peter Stahl (veramente vissuto, come tutti i citati finora) scopre deh'arsenico nella sua bottiglia di vino si cerca l'omicida, trovandolo nella persona di Sarah Blundy, inquietante ragazza con fama di streghina e di sgualdrinetta, già domestica licenziata nonché secondo malelingue amcuite del reverendo. Sarah è processata in fretta e impiccata; prima di essere arso, il suo cadavere è concesso per un'ora al dottor Lower, sempre avido di salme per le sue ricerche di anatomia. Sentiremo ripetere quattro volte Un'immagir dei collegi oxfordiani:'. il romanzo di lain Péar ambientato nel •600"^ in questi luì è una via. di fra «Il nohii della.rosa» e «Rashan* LA QUARTA VERITÀ' lain Pears traduzione di R. Ambrosini e F. Tutino Longanesi pp. 768, L. 32.000

Luoghi citati: Londra, Oxford