«Gomme da neve e una guida dolce»

«Gomme da neve e una guida dolce» «Gomme da neve e una guida dolce» RENATO Travaglia, 33 anni, è il campione italiano in carica di Rally, è pilota Peugeot e abita a Cavedine, nel Trentino: per metà dell'anno guida l'auto «normale» ' su fondi innevati o ghiacciati. Signor Travaglia, il week-end arriva e molti automobilisti si mettono in marcia verso le montagne e i campi di sci. Le previsioni parlano di ghiaccio sulle strade, di nevicate anche abbondanti. Che consigli può dare a chi non è un campione del volante e si trova in condizioni di guida difficili? «Il primo consiglio lo si può dare ancor prima di partire: se avete in programma un week-end in montagna, o anche solo se abitate in zone dove la neve e il ghiaccio possono comparire, montate quattro pneumatici invernali. Oggi fanno miracoli queste gomme, dette termiche perchè la mescola, molto morbida, si scalda più facilmente a contatto col fondo. E' un effetto ventosa che garantisce più aderenza sul bagnato e mobilità sull'innevato. Con esse vengono diminuiti di molto i rischi, anche se bisogna sborsare da mezzo milione a un milione in media, secondo la vettura. Se non volete farlo, portate sempre nel bagagliaio le catene». E una volta al volante? «Primo trucco: guardate lontano, più di quanto fate d'abitudine. Una differenza di colore sull'asfalto può indicare ghiaccio, specie alla mattina presto. Prevenire le reazioni altrui sui fondi scivolosi è ancor più importante. Poi, se finite su un lastrone di ghiaccio, non fate mai manovre brusche: è una tecnica che vale in generale per la guida sul bagnato, e ancor di più par quella in condizioni di aderenza vicino allo zero. Bisogna condurre l'automobile dolcemente verso l'asfalto pulito, usan^ do terza e quarta marcia a giri del motore bassi, guidando nel modo più fluido possibile. L'Abs in questi casi può diventare un problema perchè se entra in funzione su fondi molto scivolosi allunga parecchio gli spazi di frenata, quindi è meglio evitare le frenate brusche». Non rischia di diventare una guida da specialisti? «No, è questione di concentrazione e di previsione. Non è difficile ma bisogna eliminare le reazioni istintive che complicano molto la situazione, serve ragionare con calma. Una guida cauta, con una base di partenza essenziale: la velocità deve essere sempre moderata, dimenticate quello che facciamo noi in corsa. Su ghiaccio vivo, il lastrone, si deve arrivare a non più di venti all'ora, e se si viaggia col nevischio, anche con le gomme termiche, è meglio non passare i cinquanta». Paolo Potetti '

Persone citate: Paolo Potetti, Travaglia

Luoghi citati: Cavedine, Trentino