Vuitton corteggia anche Armani

Vuitton corteggia anche Armani Dopo Gucci il francese Louis Arnault punta a un altro colpo in Italia Vuitton corteggia anche Armani La casa italiana conferma i contatti MELANO. «Confermo l'interesse del signor Arnault per il nostro gruppo». Pino Brusone, la mente finanziaria dell'impero di Giorgio Armani, fa esplodere la sua «bomba» a metà dell'incontro tra gb anabsti finanziari e la Simint, il cuore industriale della Armani spa. «Del resto - ammicca con finta noncuranza - tutti l'hanno visto alle sfilate di Armani...». In realtà, la sola idea che la Lvmh, impero mondiale del lusso, dopo aver acquisito una posizione strategica in Gucci punti all'altro gioiello del «made in Italy», è notizia in grado di far entrare in fibrillazione il mondo della moda. Anche in Piazza Affari dove d titolo Simint è schizzato del 5,16%. E a nessuno sfugge d valore «politico» ded'ammissione di Brusone, corteggiato da almeno un paio d'anni dade principali «investment bank» del mondo. «Abbiamo ricevuto molte proposte - frena poi in serata Brusone - sia da gruppi italiani che stranieri, e le stiamo valutando. Con Lvmh siamo solo nella fase degli studi di fattibilità». Chiaro però che monsieur Arnault, che ieri ha smentito l'intenzione di acquistare la quota di Ferrò in mano del socio Mattiolo, il 49%, è il grande favorito per la corsa a collaborare con il divo Armani. Non tutti, del resto, sono convinti da questa smentita: Ferré, ex nume di Christian Dior, sa che Louis Arnault potrebbe garantire libertà di manovra alla sua «maison», offrendo uno scudo fi- nanziario di tutto rispetto, forse più appetibde di quedo di Sdvano Storer, amministratore delegato di Marzotto; la formula, che in casa Gucci non riscuote grande simpatia (a nessuno piace essere scalati) potrebbe funzionare meglio con Armani, da mesi impegnato in colloqui sempre più stretti con Lvmh. Non è certo, infatti, per motivi finanziari che il grande Giorgio, uno dei pochissimi itabani a far tendenza nel mondo, sta trattando per garantire un futuro al gruppo: l'Armani spa, infatti, in quanto a quattrini sta benissimo. «E' per questo motivo - conferma Brusone - che non ci sembra interessante andare in Borsa». La dquidità del gruppo Armani, infatti, a fine '98 raggiungeva i 680 mdiardi, contro i 550 miliardi di un anno prima. Per quanto riguarda la Simint, poi, la società di Sassuolo prevede un fatturato d'esercizio attorno ai 385 midardi contro i 350 dell'anno precedente, con una discreta accelerazione neda seconda parte del bdancio (da novembre al prossimo aprile). Le cose, dal punto di vista industriale, vanno bene. Ma un colosso del «made in Italy», lascia intendere Brusone, non può far a meno di guardare avanti, a un'economia sempre più globale ove le dimensioni dell'economia del lusso non conoscono, in pratica, frontiere. «Noi siamo un grande gruppo sintetizza Brusone - e stiamo guardando a tutti gd aspetti: economico, finanziario, industriale e sinergico. Dobbiamo guardare al quadro generale, non è soltanto una questione di quote di azionariato». Ma, potremmo aggiungere, è soprattutto questione di distribuzione, analisi di mercato, ricerche di trend e impiego ottimale dede immense risorse da destinare ada pubblicità. Tutto ciò, insomma, che uno stilista può fare assieme agli altri senza che sia messa in discussione la sua identità. Il formidabde attivismo di monsieur Arnault, d giovane finanziere che nel 1989 ha sconfitto sul campo gli eredi Vuitton, Moèt-etChandon e Hennessy, ha il suo fascino anche agli occhi di Armani. In questi anni le province del gruppo Lvmh si sono mosse in autonomia. Ma lui, abilissimo finanziere, ha saputo far fruttare i marchi nel mondo deda finanza, superando anche le difficoltà del Far East. Certo, la redditività non va benissimo. Ma il piccolo signore del grande lusso che viene da Roubaix non si spaventa per così poco. Metti assieme champagne, «griffe» e «made in Italy» e il tuo impero, francese ma anche italiano, non tramonterà mai... Ugo Bertone Il listino premia il titolo Simint Brusone: abbiamo numerose offerte Giorgio Armani

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