Schroeder cambia idea

Schroeder cambia idea Schroeder cambia idea Naufraga il progetto per la naturalizzazione BONN. Nella Germania orfana di una politica per l'immigrazione, e che da sei anni concede asilo solo agli extracomunitari che dimostrano di essere «perseguitati politici», il tema dominante non è tanto quello dei pur numerosi «clandestini», ma quello degli «stranieri residenti». Un nodo che è riuscito quanto meno a rinvigorire un'opposizione agonizzante e a far abbandonare un progetto di concessione generalizzata della doppia cittadinanza. L'effetto più clamoroso, la sconfitta della coalizione di governo Spd-Verdi alle elezioni in Assia di domenica scorsa, si è già riverberato sull'opinione pubblica che - secondo un sondaggio pubblicato ieri - è tornata di colpo a pensarla in maggioranza come l'opposizione cristiano-democratica della Cdu: questa è ora accreditata al 40% dei consensi, in aumento dell'1%, rispetto al 38% dei socialdemocratici della Spd, in calo di 2 punti. Anche se i sondaggi vanno presi con cautela, si può capire da che parte tiri il vento, e cioè contro l'estensione dei diritti civili agli oltre 7 milioni di «non-tedeschi» (di cui 600 mila italiani) che vivono in Germania. «Non-tedeschi», e non «stranieri», in quanto oltre la metà di loro vi risiede da oltre 8 anni, e un quinto da più di 25, e quindi tanto stranieri non sono. Però, pur pagando le tasse, non hanno passaporto né diritto di voto, e questo sembra stia bene a molti tedeschi. Sta bene, di sicuro, al milione e oltre che ha firmato la petizione contro il progetto di legge sulla doppia cittadinanza del ministro dell'Interno, l'italofilo Otto Schily: è stata questa campagna, voluta con forza dall'ala destra bavarese delle unioni cristiane Cdu/Csu un tempo di Helmut Kohl e ora di Wolfgang Schaueble, ad aver «pagato» a livello elettorale. Lo dicono tutti gli studi di flussi elettorali e il giudizio comune è che il successo elettorale in Assia della Cdu, dovuto soprattutto alla secca sconfitta dei Verdi (-4%), fautori della doppia cittadinanza, abbia rinvigorito l'opposizione cristiano-liberale. Sensibile sia agli umori dell'elettorato sia ai possibili effetti di un temporaneo empasse istituzionale creato alla Camera alta (la Bundesrat) dal voto in Assia, il partito del cancelliere Gerhard Schroeder si è mostrato disponibile ad un dialogo con l'opposizione liberale. In un'intervista pubblicata ieri, il leader socialdemocratico ha preannunciato che la doppia cittadinanza avrà «chiare limitazioni» temporali e quindi non sarà generalizzata, come chiedevano i Verdi. Si prospettano dure trattative nella coalizione rosso-verde dagli esiti al momento difficilmente prevedibili. In ogni caso, diventerà più lento e meno radicale il distacco della Germania dalla legislazione risalente al 1913, quella che - in base ad un «principio del sangue» - considera tedesco solo chi è figlio di tedeschi ed erige ostacoli alla naturalizzazione degli stranieri, [r. ci

Persone citate: Gerhard Schroeder, Helmut Kohl, Schroeder, Verdi, Wolfgang Schaueble

Luoghi citati: Assia, Germania