GLI ALTRI ITALIANI

GLI ALTRI ITALIANI GLI ALTRI ITALIANI Da Bertolucci a Rambaldi Benigni è in corsa, ma sono molti gli italiani che hanno già vinto. Tra questi, De Sica prese il premio speciale per «Sciuscià» (nel 1947) e per «Ladri di biciclette» ('49), e ancora l'Oscar al miglior film in lingua straniera per «Ieri oggi e domani» (1964) e per «Il giardino dei Finzi Contini» (1971). Anche Fellini fece un poker di statuette, con «La strada», «Le notti di Cabiria», «Otto e mezzo» e «Amarcord». Elio Petri vinse per «Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto». Tre statuette, poi, per Bernardo Bertolucci, per «L'ultimo imperatore» ('88). Per quel film vinse anche Vittorio Storaro (fotografìa), Oscar per «Apocalypse Now» e «Reds». Oscar pure per Tornatore («Nuovo Cinema Paradiso») e Salvatores («Mediterraneo»). La Magnani vinse per «La rosa tatuata» e la Loren per «La ciociara» (e alla carriera nel '91). Tra le statuette eccellenti, Danilo Donati e Nino Novarese (costumi) Nino Rota per la musica, Carlo Rambaldi per gli effetti speciali: di «E.T.», nell'82.