«La guardia svizzera agì per follia»

«La guardia svizzera agì per follia» Strage in Vaticano, gli inquirenti chiudono il caso di omicidio-suicidio: «Il caporale aveva disturbi di personalità e agì da solo» «La guardia svizzera agì per follia» E tre ore prima di sparare fumò uno spinello CITTA' DEL VATICANO. Follia, e solo follia: Cedric Tornay, la guardia svizzera che uccise, il 4 maggio scorso, il comandante Alois Estermann e sua moglie prima di suicidarsi vicino a loro ha agito in uno stato di alterazione mentale; le indagini, chiuse ieri con la richiesta di archiviazione, hanno portato alla scoperta di alcuni elementi relativi alla personalità della giovane guardia svizzera che gettano una luce inquietante sul modo in Cui vengono arruolate persone che possono trovarsi quotidianamente a stretto contatto con il Pontefice, e con personalità di importanza mondiale. La prima novità riguarda la marijuana. Nelle urine di Cedric Tournay c'erano tracce di «un metabolita della cannabis». Cedric non ne aveva fumato per almeno tre ore prima della strage e, quindi, «non presentava sintomi acuti». Ma gli esperti, i professori Arcuai e Fucci, scrivono che «alterazioni psichiche del comportamento potrebbero essere sospettate nell'eventualità che fosse accertato che era un assuntore cronico». E, in effetti, nella perquisizione della sua stanza, «è stata fra l'altro reperita, nel cassetto del tavolo sito nell'alloggio del vice caporale Tornay, una custodia portapellicole con 24 mozziconi di sigarette artigianali, nei quali, all'esame tossicologico, sono state rinvenute chiare tracce di derivati dalla Cannabis». L'autopsia ha svelato invece un elemento che potrebbe rivelarsi determinante per lo studio del carattere del giovane Cedric. C'era, nel cranio di Tornay, una cisti subaracnoidea della grandezza di un uovo di piccione (4 x 2,5 centimetri) che «aveva compromesso e deformato la parte anteriore del lobo frontale cerebrale di sinistra ed aveva parzialmente eroso la teca cranica». Secondo i periti Fucci e Arcudi, la cisti «potrebbe essere un elemento causale o concausale dei di¬ sturbi del comportamento, sempre che questi siano stati in precedenza riscontrati». La parte del cervello colpita dalla cisti è quella chiamata tradizionalmente «organ of civilisation»; la letteratura medica afferma che le lesioni dei lobi frontali provocano «danneggiamento della funzione cognitiva e comportamento disinibito». Cedric Tornay, secondo l'istruttoria, affidata a giudici esterni al Vaticano, poteva essere persona cortese, gentile e non priva di fascino; e d'altro canto rendersi responsabile di «comportamenti disinibiti, che potrebbero essere considerati addirittura irriverenti o irresponsabili». Infine, la broncopolmonite, di cui soffriva il giorno della strage. Un giorno in cui Cedric era stati particolarmente attivo. «Si trovava certamente in una situazione di stress, che ha enfatizzato ulteriormente le già ricordate note impulsive, quale la sedia fracassata, la mancanza di un lucido discernimento, e il difetto di dominio dell'emotività». Tutto questo ha fatto sì che Cedric si presentasse a casa di Estermann, lo uccidesse, sparasse alla moglie, e poi, inginocchiatosi, si facesse saltare il cervello. Le testimonianze escludono la presenza di una quarta persona; e d'altronde non sono mai stati trovati i quattro bicchieri sporchi di cui si è favoleggiato. E' stato trovato invece il quinto proiettile, l'unico non andato a segno, che si è conficcato nello stipite della porta dell'ascensore. Il caso è chiuso; ma il nuovo comandante, Pius Segmueller sta lavorando a una riforma del corpo, per «professionalizzare» i soldati del Papa. Marco Tosarti La guardia svizzera Cedric Tornay

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