UNO SGUARDO NEL FRIGO DI MONICA di Carlo Rossella
UNO SGUARDO NEL FRIGO DI MONICA ALWATER6ATE UNO SGUARDO NEL FRIGO DI MONICA WASHINGTON DAL NOSTRO INVIATO L'appuntamento con la redi estate agent, ossia la signora che si sta occupando di trovarmi una casa a Washington, è a Watergate South 700. Sono le 11 del mattino. Il portiere nero è molto gentile. Alle sue spalle un'enorme cassettiera con la posta dei residenti. Vedo un appartamento al quarto piano. Poi, una volta sceso al secondo, la signora si ferma davanti al numero 114. Mi guarda, sorride e poi mi dice: «Qui abitava Monica Le- winsky. E qui accanto, al 112, abitano Bob e Liddy Dole, lui è l'ex vicepresidente degli Stati Uniti, lei si è candidata alle elezioni del 2000. L'appartamento di Monica è in vendita per 300 mila dollari. Lo vuole comprare?». Rispondo: «Non so, ma prima lo voglio vedere». La donna estrae dalla borsetta un mazzo di chiavi. Ne infila ima nella pesante porta di acero. La apre. Ed ecco la casa di Monica Lewinsky. L'occhio corre subito al telefono nero, digitale, abbandonato sul pavimento del soggiorno. Da lì lei telefonava a Clinton, lì riceveva i messaggi di Linda Tripp e della segretaria di Clinton, Betty Currie. La casa è una bomboniera. Non è grande (due camere e un soggiorno) con la moquette chiara e i finestroni che danno sul complesso residenziale del Watergate. Non vedo l'ora di andare in cucina, per vedere lo storico frigidaire, dove la Lewinsky occultò la gonna del peccato prima di portarla a New York dalla mamma. L'elettrodomestico è a due ante, una per i surgelati (dove fu nascosta la gonna) e l'altra per i cibi normali. Mi viene da ridere. E anche la mia accompagnatrice sorride. Dice: «Non trova che si esageri con Clinton?». Guardo la camera da letto vuota. I muratori che stanno sistemando l'alloggio hanno lasciato in giro i loro strumenti di lavoro. In quella stanza, Monica Lewinsky ha sognato di diventare la first-lady. Chiedo alla real estate agent: «Chi comprerà questo storico appartamento?». «I Dole, vogliono allargarsi e stanno trattando sul prezzo». Domando: «Ma non sarebbe possibile affittarlo?». «Neanche per sogno: la proprietaria lo vuole vendere. Desidera liberarsi del passato, chiudere in fretta con questa storia, col Watergate, e con Washington». Carlo Rossella
Luoghi citati: New York, Stati Uniti, Washington
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