Con le tv dietro le quinte della prima

Con le tv dietro le quinte della primaCon le tv dietro le quinte della prima IOACHINO Rossini avrebbe mai potuto immaginare che un giorno le sue alchimie musicali sarebbero state bellamente svelate da quell'infernale «elettrodomestico» che si chiama tv? Avrebbe mai immaginato che alle soglie del Duemila «Prima della Prima», il programma che si occupa delle opere liriche aietro le quinte, avrebbe raccontato lo spettacolo del Regio di Torino su Raitre, con una puntata in onda sabato 13 febbraio alle 13,15? Avrebbe immaginato che il popolo televisivo poteva così scoprire che la musica del «Comte Ory» è per metà esattamente quella di un'altra sua opera, «Viaggio a Reims»? Un Rossini mattacchione, pronto a servire le esigenze di pubblici diversi, da quello parigino a quello napoletano. Rosaria Bronzetti, che di «Prima della Prima» è autrice, all'inizio ha pensato di avere le traveggole, poi ha fatto mente locale «e così - dice - ho creduto che a Torino sarebbe stato interessante curiosare JIIP' con la telecamera dietro le quinte del Regio, dove va in scena "Le Comte Ory" e magari inserire - se il direttore Bruno Campanella e il regista Savary sono d'accordo, anche immagini del "Viaggio a Reims" diretto da Claudio Abbado, che io stessa avevo ripreso anni fa. Credo sia una bella idea, ma dobbiamo verificarne la fattibilità. Uno stesso testo musicale per titoli e storie diversi, sarebbe un bell'imbroglio da far capire ai telespettatori. Del resto un argomento simile l'avevo già trattato in una trasmissione di anni fa che s'intitolava "Figaro qua e Figaro là"». Ma quali sono gli ingredienti più convincenti per «Prima della Prima»? «Sicuramente l'ottimo cast con Rockwell Blake, Alessandro Corbelli, Michele Pertusi e Alexandria Pendatchanska, guidato da artisti come il direttore Bruno Campanella e un regista di altissimo valore come Jerome Savary, che intervisterò. Non ci saranno prove di regìa purtroppo, perché Savary le ha già fatte. La cosa importante è - come sempre - far capire l'opera, come Rossini l'ha composta e come gli interpreti la vivono, farla sentire televisivamente coinvolgente». Come è stato per esempio «L'amore è un dardo» che lei ha fatto con Alessandro Baricco? «Sì, è vero, è stata un'esperienza assolutamente felice. Baricco è un grande affabulatore e la trasmissione ebbe un clamoroso successo». Non è capitata la stessa cosa per «Totem». «Anchequestoè vero, almeno perquanto riguarda l'audience, maèstata una trasmissione gradevolissima. Baricco e Gabriele Vacis, gli autori, l'hanno ideata e realizzata ma è diversa da "L'amore è un dardo"». Andrea Cacciagrano è il curatore di «Prima della Prima»: è soddisfatto anche dell'audience? «Abbiamo avuto il 6 per cento di share, pari a 500 mila telespettatori, ma per l'orario notturno è un successo. Ma c'è da dire che il pubblico di melomani è da seconda serata e credo riscuoteremmo più successo se i palinsesti fossero più elastici. Ma le esigenze della tv si sa, vanno rispettate». Savary farà delle sorprese? «Ah, saperlo. Riprenderemo ciò che accade, con tutte le incognite del caso, che sono poi il bello di questa "Prima della Prima", in cui le nostre idee sovente si scontrano con la realtà del regista». E per la lingua? «Sul video scorrerà la traduzione del testo originale francese». [Armando Caruso] «Riprendiamo ciò che accade: le incognite sono poi il bello di questa trasmissione. Le nostre idee sovente si scontrano con quelle del regista» Baricco Con «L'amore e un dardo» su Raitre (il titolo ricordava la tradizionale storpiatura di una frase dei «Trovatore», «l'amoreond'ardo»), Alessandro Baricco riuscì a dimostrare che in televisione si può parlare anche di opera lirica senza annoiare. Lo scrittore torinese «affabulava» intorno alle arie d'opera, puntualmente eseguitee illustrate. Baricco è reduce dal recente ritorno televisivo con «Totem», programma graditissimo dai lettori di «In tivù», che ancora ne chiedono le repliche. Stinchelli Cresce la «Barcaccia», ogni n giorno alle 13 su Radiotre, la Ritrasmissione Ili sulle «perle nere» deila lirica, diffusa da Rai International graziea Renzo Arbore e su Internet (E mail: Opera.it) e Enrico Stinchelli se la ride Ha persino una propria stagione, dal vivo pero, una volta al mese di domenica. Ospiti d'eccezioni, Katia Ricciarelli; Scandiuzzi per «Faust», tre baritoni, Servile, Taddei e Carroli; la gloriosa Bruna Baglioni per il suo debutto in «Carmen». Forse, un «Rigoletto» con Andrea Bocelli. Baudo Il presentatore, sarà perché ha una moglie soprano, sarà perché ha un interesse specifico per l'opera e il teatro (è stato direttore dello Stabile di Catania) ha sempre realizzato trasmissioni dedicate alla lirica. Il melodramma, dopo essere stato il vero spettacolo popolare dei secoli passati, ha assunto una patina passatista che francamente non meriterebbe. Basterebbe che i buoni divulgatori come Baudo spiegassero i passaggi cruciali. n RiIli I PROGRAMMI Mirella Freni soprano è stato protagonista, insieme con Luciano Pavarotti, di una «Bohème» andata in scena al Regio di Torino nel febbraio del '96. Per una volta un evento musicale fu trasformato in evento. Sovrintendente dell'ente lirico era allora Elda Tessore. Riccardo Muti Il maestro diresse un «Macbeth» della Scala trasmesso, cosa eccezionale, in prima serata su Raiuno. Soltanto che in quell'occasione non vennero rispettati i tempi della tv, ma quelli della lirica: quindi saltò persino il tg delle 20,30. Polemiche e bassi ascolti, anche per la difficoltà dell'opera. con JIIP' con la telecamera dietro le quinte del Regio, dove va in Campanella e il regista Savary sono d'accordo, anchdo, che io stessa avevo ripreso anni fa. Credo sia una testo musicale per titoli e storie diversi, sarebbeargomento simile l'avevo già trattato in una trasmMa quali son«Sicuramente l'ottimo cast con Rockwell Blake, Alessaguidato da artisti come il direttore Bruno Campanella e un regNon ci saranno prove di regìa purtroppo, perché Savary le l'opera, come Rossini l'ha composta e come gli intCome è stato per esempio «L'am«Sì, è vero, è stata un'esperienza assolutamente fe

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