il Conte Ory La camera di un libertino secondo Rossini

il Conte Ory La camera di un libertino secondo Rossini il Conte Ory La camera di un libertino secondo Rossini » cosi Le Comte Ory, che da ventitré anni non si vedeva al ■ Teatro Regio, finisce in tv a «Prima della Prima», grazie ai II» trasformismi di rossinana memoria che ai più passano inosservati, ma non all'occhio indagatore delle telecamere, alle idee di Savary, e anche alla celebrità degli interpreti. Ma «Le Comte», non dimentichiamolo, è tratto dal libretto di Eugène Scribe, uno dei maggiori scrittori di teatro di fine Ottocento. Prima di lui Charles-Gaspard Dele stre-Poirson, descrisse nel vaudeville «Il Conte Orry e le suore di Farmoutier», le avventure di un castellano, dedido alle imprese amorose più audaci; di come il protagonista si fosse travestito da suora assieme ad altri 14 cavalieri e tutti fossero entrati nottetempo in un convento, fingendosi in fuga «da quel maledetto conte Orry» per ripopolare i convento con quattordici piccoli futuri cavalieri. La musica nella tradizione del vaudeville si basava su arie di Mozart, S ponti ni, ed altri compositori. Ora è di Rossini. Una storia boccacesca, che ben si presta al racconto televisivo anche se di boccaccesco in tv e in scena si vedrà ben poco, a meno che Savary non abbia deciso di introdurre pepate novità sceniche. Cosa non facile, perché Savary è attento alla storia anche se non estraneo a interpretarne i significati più moderni. Il testo venne poi rivisitato e ripulito da Scribe per la musica di Rossini. Il Conte sarà il tenore americano Rockwell Blake, specialista in acrobazie vocali; il precettore verrà impersonato dal basso Michele Pertusi; il paggio «en travesti» Isolier avrà la voce di Cristina Sogmaister; Adele, contessa di Farmoutier sarà il soprano Alexandrina Pendatchanska; Raimbaud, compagno di avventure del conte, il baritono Alessandro Corbelli. Direttore, più volte intervistato a «Prima della Prima» con il regista Savary, è il «belcantista» Bruno Campanella, [ar. ca.] Il testo originale di Scribe raccontava una storia boccaccesca Rockwell Blake Il Conte Ory. Il tenore americano è nato a Plattsbourgh, vicino a New York, ed ha studiato con Renata Carisio: proprio lei lo ha indirizzato verso la produzione rossiniana. Ha cominciato a lavorare in Italia nell'83. Alexandrina Pendatchanska Adele nel «Conte Ory». Figlia d'arte, ha cominciato a studiare il pianoforte a 5 anni. La sua carriera italiana ha preso il via proprio a! Regio (1992), nel difficilissimo ruolo di Esclaimonde. Bruno Campanella Direttore d'orchestra del «Conte Ory». A Torino ha già affrontato diversi lavori del grande Pesarese. Nota che la musica di quest'opera è simile a quella del «Viaggio a Reims», sempre di Rossini. Katia Ricciarelli I! soprano partecipa spesso a trasmissioni televisive dedicate alle stelle della lirica. Ma non soltanto. Sarà perché è la moglie di Baudo, sarà perche è «divulgativa»: sta di fatto che è spesso ospite anche di varietà. Andrea Bocelli Lanciato dal Festival di Sanremo del '94, ha avuto poi la fama consolidata dagli spot della Telecom. Il tenore italiano è tra gli artisti italiani più conosciuti all'estero: in America, a esempio, i suoi ed vanno a ruba. I tre tenori Placido Domingo, José Carreras e Luciano Pavarotti, i tre tenori che arrivano sugli schermi televisivi in modo ricorrente. Hanno fatto un grande concerto a Parigi, a esempio, alla fine dei Mondiali di calcio del '98. Evelino Pidò Il maestro torinese ha appena diretto, per «Opera - la musica di Raitre» l'Orchestra sinfonica nazionale della Rai nella «Sinfonia n. 2 in si minore» di Borodin. La nuova rassegna della domenica mattina porta un po' di lirica e di classica in tv. Giuseppe Sinopoli Il maestro dirigerà il 7 su Retequattre, per «Domenica in concerto», la «Sinfonia n. 3 London» di Haydn. La rassegna di Rete4 è un appuntamento classico nella programmazione della mattina del giorno di festa. I PROTAGONISTI

Luoghi citati: America, Italia, New York, Parigi, Sanremo, Torino