Sportineria

Sportineria Sportineria LA radio e la televisione mandano spesso in onda notizie che coinvolgono località piemontesi. La radio di più, per via dei frequenti notiziari. Parliamo soprattutto di emittenti di Stato, perchè quelle locali non commettono grossi errori di dizione nel nominare le località stesse, che sono grosso modo quelle da cui avvengono le trasmissioni. Possibile, probabile che questa lamentazione appartenga ad ogni persona di ogni regione italiana, ma il mal comune è ormai globalizzazione del male, non più mezzo gaudio. Strade intasate, incidenti, delitti, cose belle accadono, per la radio e un po' anche per la televisione, molto spesso a Venària, misteriosa località presso Torino, dove al massimo si conosce una Venarìa. Còndove con l'accento sdrucciolo deve essere vicino a Condòve. Eccetera. Quando poi le località commettono il grave errore di avere nomi stranieri lo strazio è grandissimo. Sauze d'Oulx, che i locali pronunciano all'italiana - sauze - per la prima parte del nome, alla francese - d'uls per la seconda, può diventare, nello stesso giorno, Soze d'Ulx, Salice d'Ulzio (e passi), Sausoulx. Beaulard spesso è - ci fermiamo alla provincia di To¬ rino - Biulard, affascinante, e Claviere viene detto quasi sguaiatamente, con tutte le «e» larghe, di clavièr neanche l'idea. Niente di grave, ci sono cose più brutte. Ma se non si fanno notare gli errori non si può pretendere che vengano corretti. E a noi Venarìa piace più di Venària: fra l'altro sta crescendo bene la reggia restaurata, e quando sarà riportata alla dignità architettonica massima, alla visibilità nazionale, dovremo pretendere la pronuncia esatta, altrimenti quel bellissimo edificio presso Napoli dovrà diventare la reggia di Caserta, o di Caserta. I valdostani e i molto più lontani altoatesini possono anche pensare che stiamo pignoleggiando, che i nostri guai sono niente al confronto di quelli che i loro nomi francesi o tedeschi debbono sopportare. Ad Arvier (pronunciare arvié) possono ricordare che il loro figlio massimo, lo spazzacamino Maurice (morìs) Garin (garèn) vincitore del primo Tour ciclistico, patì alla morte in quel di Lens, Francia, il paese di cui si era fatto cittadino, l'errore di venire trasformato nelle commemorazioni - pensavano ad un emigrante italiano francesizzatosi nel cognome a scopo mimetico - in Garini (garinì).

Persone citate: Garin, Garini

Luoghi citati: Arvier, Caserta, Claviere, Francia, Napoli, Oulx, Torino