IUEDER DI HUGO WOLF di Leonardo Osella

IUEDER DI HUGO WOLF UNIONE MUSICALE IUEDER DI HUGO WOLF Con Gage, Kaufmann, LeRottx Mozart per la Montis Regalis LA liederistica ha un suo campione in Hugo Wolf: un musicista la cui vita fu una escalation di gesti strani e inconsulti, che culminarono in un tentativo di suicidio e infine (1903) nella morte a soli 43 anni, di cui gli ultimi 5 trascorsi in un manicomio, in preda al marasma mentale. Wolf non trascurò del tutto gli altri generi musicali (in particolare pagine sinfoniche, musiche di scena, l'opera «Il Corregidor», brani corali), ma furono proprio i Lieder a ricevere da lui la massima attenzione. Ne compose più di 300: oltre a una novantina risalenti agli anni giovanili, si distinguono i 51 su testi di Goethe e le due sublimi raccolte intitolate «Spanisches Liederbuch» e «Italienisches Liederbuch», ossia Canzoniere spagnolo e italiano. La raccolta italiana, composta da 46 canzoni, verrà presentata per la serie verde dell'Unione Musicale in Conservatorio mercoledì 10 febbraio alle 21. Ne saranno pregiati interpreti il soprano Julie Kaufmann e il baritono Francois Le Roux, con il sostegno al pianoforte di un «mago» come Irwin Gage. I testi sono una felice traduzione in tedesco, fatta da Paul Heyse, di un'antologia italiana di poesie popolari anonime, spesso dialettali: esse rispondono a varie formule strutturali, ma in larga parte sono «rispetti» o i loro corrispondenti veneziani, le «villotte», con testi molto brevi. Questa predilezione per la concisione trova una sorta di proclama introduttivo nel primo, che in italiano dice «le cose piccohne son pur belle». La raccolta, come ha ben sintetizzato Erich Werba, «contiene piccole filosofie, monologhi, canti d'amore, domande e risposte, speranze e delusioni, sogni e azioni, pezzi dal carattere di ballata, altri grotteschi, briosi e capricciosi, umoristici e tragici, quali ce li presenta la vita nella sua varietà, nella sua ricchezza e nella sua meschinità». Un altro appuntamento dell'Unione, questa volta una serata mozartiana, riporta lunedì 8 febbraio alle 21 sempre in Conservatorio l'Orchestra barocca Academia Montis Regalis diretta da Enrico Gatti, con la partecipazione di Andreas Staier al fortepiano, Marcello Gatti al flauto e Mara Galassi all'arpa. La presenza di questi ultimi due fa capire che fra le pagine previste c'è l'elegante «Concerto in do maggiore K 299», che Mozart scrisse a Parigi per accontentare il duca di Guines, flautista dilettante, e la sua figliola, ottima arpista. Il resto del programma prevede: «Concerto in sol maggiore per fortepiano e orchestra K453», «Serenata notturna in re maggiore per 2 violini, viola, violone, archi e timpani K 239» e il «Concerto Jeunehomme» in mi bemolle maggiore K 271, cosiddetto poiché venne dedicato a una non ben precisata «mademoiselle Jeunehomme», solista di fortepiano. Leonardo Osella // soprano Julie Kaufmann. Nella foto sopra il celebre pianista americano Irwin Gage

Luoghi citati: Parigi