Terremoto alla Bmw, vertici azzerati

Terremoto alla Bmw, vertici azzerati Pischetsrieder e Reitzle lasciano la casa bavarese. Già fatta l'intesa svedese? Terremoto alla Bmw, vertici azzerati Volvo a un passo da Scania MILANO. La Bmw cambia il vertice, la Volvo cresce con Scania. Il presidente della casa bavarese, Bernd Pischetsrieder, ha chiesto ed ottenuto ieri al consiglio di amministrazione di poter abbandandonare la carica ed è stato sostituito con l'attuale responsabile per la produzione, Joachim Mihberg; lascia anche il numero due del gruppo, Wolfgang Reitzle, responsabile della ricerca e sviluppo nel vorstand. La decisione è stata presa alla luce del cattivo andamento della controllata britannica Rover. Quasi allo stesso tempo potrebbe essere giunta a buon fine la trattativa fra Scania e Volvo, matrimonio che segnerebbe la nascita di un nuovo colosso nel settore dei veicoli industriali, il terzo in Europa dopo Iveco e Mercedes. Cominciamo dagli affari svedesi. Il quotidiano svedese Dagens Nyheter, nella sua edizione di ieri, ha scritto che la Volvo avrebbe deciso di acquisire l'intero pacchetto azionario della scania per 55-60 miliardi di corone (13 mila miliardi di lire). La settimana scorsa il gruppo di Leif Johansson aveva annunciato la vendita alla Ford della sua divisione auto per 50 miliardi di corone, pari a 11 mila miliardi di lire, per sviluppare «una crescita aggressiva» nel settore dei mezzi pesanti. L'acquisizione di Scania - di cui Volvo a gennaio aveva già acquistato circa il 13 per cento del pacchetto azionario - si inquadra in questa strategia. Investor (gruppo Wallenberg), l'azionista di maggioranza di Scania, ha fatto resistenza alla scalata Volvo, ma alla fine - se le indiscrezioni saranno confermate - l'affare è stato fatto. Volvo, Scania e Investor per il momento non hanno voluto fare commenti e ieri si sono limitati a dire che non era prevista alcuna conferenza stampa. Giovedì, un altro quotidiano, aveva riferito che i Wallenberg «erano disposti a vendere, ma stava naturalmente cercando il modo di massimizzare il valore della quota». In Germania l'addio di Pischetsrieder era atteso. Ieri, in Borsa, il titolo Bmw ha trainato il litsino chiudendo a 682 euro con un progresso del +3,48%. Il consiglio di amministrazione ha affrontato anche un dibattito sulle misure di risanamento della Rover che, secondo gli analisti, dovrebbe chiudere i conti 1998 con perdite sino a un miliardo di marchi (poco meno di mille miliardi di lire). Il problema della storico marchio inglese, acquisito dai tedeschi nel 1994, sono le vendite in calo, i costi di riorganizzazione è una strategia di crescita troppo conservatrice. Questo, senza contare la forza della sterlina che ha elevato non poco gli oneri di gestione. Il problema è quello del futuro. Gli esperti del settore auto stimano che Bmw abbia ormai solo due possibilità: liberararsi del cruccio e vedere la casa inglese; oppure trovare un partner che sappia sfruttare le sinergie possibili con la gamma Rover. Comunque sia, ieri gli analisti si interrogavano sulla capacità della Bmw di conservare la propria indipendenza su un mercato sempre più conpetitivo e in chiara fase di concentrazione: attualmente, la casa tedesca vanta una fetta della torta auto europea del 5,5 per cento, cosa che gli vale il settimpo posto nella graduatori assiduta. Le sti- me per il '98 le attribuiscono un fatturato a quattro ruote da 41 miliardi di marchi tedeschi (18,5 della rover) contro i 40,5 del 1997. Per ora, comunque, su trattative e strategie c'è gran riserbo. Sicuro sembra che, stando alle dichirazioni ufficiali, la General Motors non abbia intenzione di prendere la strada di Monaco di Baviera. Giovedì, la Libre Belgique ha pubblicato un intervista con il presidente di General Motors Europe, Michael Burns, in cui il manager definiva la Bmw un partner ideale. Una nota della Gm ha affermato ieri che le parole scritte dal quotidiano belga sono «totalmente scorrette». [r. e. s.] LA CARICA DEI «BISONTI» Le quote di mercato detenute dalle principali aziende automobilistiche nel settore dei camion oltre le 3,5 tonnellate di peso ed oltre le 16. CASA OLTRE 3,5 TON. CASA OLTRE 16 TON. 1) MERCEDES 22-23% 1) MERCEDES 19-20% 2) IVECO 17-18% 2) VOLVO 13,5-14% 3) RENAULT 9-10% 3) SCANIA 13-14% 4) FORD 7-7,5% 4} MAN 12-13% 5) MAN 6-6,5% 5) RENAULT 11-11,5% 6) VOLVO 5,5-6% 6) IVECO 10,5-11% 7) SCANIA 4,4-5% 7) PACCAR 8,5-9%

Persone citate: Bernd Pischetsrieder, Joachim Mihberg, Michael Burns, Pischetsrieder, Reitzle, Wallenberg

Luoghi citati: Baviera, Europa, Germania, Iveco, Milano, Renault, Ton